Mentre il magistrato sta svolgendo il suo lavoro d’indagine con la Digos, a causa di qualche segnalazione che ha additato 15 seggi di anomalie tra schede e verbali persi nell’etere e altri 10 appartenenti tutti alla zona nord tra schede annullate e “ridimensionate” nel raffronto con i voti, per la precisione al V Quartiere, si è scatenata qualche reazione che va a correggere il tiro dei numeri che, ricordiamo ancora oggi, sono tutti da assodare e potrebbero inficiare il valore di queste Elezioni Amministrative del 10 giugno.

Il candidato a presidente del Centrodestra Ivan Cutè (che dovrebbe essere prossimo all’ufficializzazione, dipenderà anche da cosa le alte sfere stabiliranno in merito ai “disguidi” di scrutinio) ironizza sul fatto che ci possa essere stato un calcolo riportato male, proprio nei suoi confronti, nella sezione 170 dell’Istituto Vann’Anto: “Magari mi fossero stati attribuiti 476 voti. Ne ho presi 236 ufficiali come da verbale e da verifica del magistrato incaricato. Per gli altri conteggi bisogna attendere che si faccia luce tramite gli esperti della legge e della macchina elettorale. Noi siamo a disposizione degli adempimenti giudiziari perché si ottenga una risoluzione efficace”.

“Più di 8.000 persone mi hanno scelto come loro presidente ..! – annota Cutè -. Volevo dire grazie a tutti gli elettori, a tutti i candidati del centro-destra e a tutti coloro che pur votando un candidato di centro-sinistra hanno scelto di dare la loro preferenza a me come presidente. Presto sapremo in maniera ufficiale i nomi della squadra del consiglio con i quali sin da subito lavoreremo al servizio della nostra comunità”. Si ritiene il presidente di tutti.