Analisi Centrosinistra, Saitta e il lascito: “Scesi in pista a 3 giri da inizio. Ma abbiamo ricostruito. No sintonie di comodo e cenni al voto”

Redazione1

Analisi Centrosinistra, Saitta e il lascito: “Scesi in pista a 3 giri da inizio. Ma abbiamo ricostruito. No sintonie di comodo e cenni al voto”

martedì 12 Giugno 2018 - 13:41

Col senno di poi del prof. Antonio Saitta non si può parlare di sbagli ma anzi di un successo politico che è quello di aver rimesso in piedi il Centrosinistra, “è stata già un’impresa”. “Mi auguro che questo sia un lascito della buona politica cittadina – ci dice il candidato del centrosinistra Antonio Saitta, a margine della conferenza stampa di oggi, nel comitato elettorale del Pd -.  Abbiamo rimesso in sesto una grande coalizione in questa campagna elettorale con umiltà e determinazione. Abbiamo sofferto il ritardo con cui siamo entrati in battaglia: siamo scesi in pista quando le macchine avevano fatto già tre giri. Mi sono dovuto ricavare uno spazio tra tutti gli altri e non è stata un’operazione per nulla facile tanto che abbiamo penato in sede di voto disgiunto che ha precluso l’ingresso alla fase dello scontro a due. Più di quello che abbiamo fatto non avremmo potuto fare. Sono stato penalizzato come figura di spicco della coalizione per la gravissima mancanza di puntualità nel costituire le liste, per farci metabolizzare dai cittadini. Le liste erano qualificate e forti ma lo sarebbero potute essere ancora di più. Si sono lanciati i temi, si è dato un metodo della campagna elettorale che ora spetta ai nostri consiglieri eletti nelle nostre liste al Consiglio comunale insieme alle circoscrizioni di portare avanti. Il dato politico è che esiste e si percepisce una voglia di cambiamento profondo di tutta la città e che tende a disperdersi in vari rivoli e a caratterizzarsi in alcuni colori dell’avventura. A questo si aggiunge il gossip veicolato da eventi mediatici in cui a volte la stampa a volte l’opinione pubblica ci è cascata. La mia candidatura lascia in eredità una coalizione coesa e impegnata, si ragiona in termini di rispetto verso chi ha condotto questa sfida sulla base di una visione collettiva, una prospettiva, un’analisi critica. Un messinese su quattro ha optato per il Centrosinistra, un risultato straordinario in quest’epoca anche a Pisa, figuriamoci a Messina dove il 50% degli abitanti aveva votato due mesi fa i Cinquestelle e vari partiti di Centrodestra, vedi De Luca con l’Udc”.

– Veritiere le voci su Sicilia Futura che potrebbe decidere un supporto all’uno o all’altro aspirante sindaco? Su questo risponde lo stesso delfino di Beppe Picciolo nonché assessore designato, Nino Interdonato che sta procedendo molto bene verso la sua seconda legislatura ma che “declina e sconosce ogni sospetto” sulle possibili strategie di accordi del suo schieramento ai competitors, anzi “abbiamo compiuto un ottimo traino di lista con il 5,54% sempre a fianco di Saitta e non abbiamo mai discusso di transiti”. Ad intervenire il deputato Franco De Domenico che ha sentito Picciolo e rivela: “Attualmente, per quello che ho appurato, escluderei approcci ai rivali. Abbiamo dato prova di fare politica seria che si può fare anche all’opposizione. Accettiamo la democrazia, il popolo ha stabilito che Bramanti e De Luca devono andare al ballottaggio, allora ha ragione. Non siamo quelli che amano la democrazia solo quando vinciamo e non ci piace quando perdiamo. Abbiamo candidato gente seria che contesterà l’Amministrazione quando ci sarà da contestare”.

 Avete sempre rifiutato gli apparentamenti con altri partiti, è cambiato qualcosa rispetto al risultato del ballottaggio, vi farete avvicinare da qualcuno o qualcuno si è già avvicinato in tal senso? Per esempio la Barrile oggi si è espressa dicendo non so chi votare. Voi vi siete già consultati su chi cedere le vostre preferenze, se le cederete, insieme al vostro eventuale appoggio in Consiglio? 

Personalmente sono in grosse ambasce per il voto del 24 giugno perché nessuno dei candidati rimasti in campo ha un programma, nessuno è rappresentativo di una politica in cui io mi riconosco da quando mi sono candidato. Ho rispetto della libertà degli elettori, non sono nessuno per poter indicazioni di voto. Ognuno faccia le sue valutazioni. Siamo stati una coalizione aperta nel momento della formazione delle liste, nell’unione della coalizione ma non mi sento di condizionare nessuno in una scelta importante. Di certo non ci risulta per quello che sappiamo che qualche lista stia facendo doppi giochi o stia pensando di tradirci nella fiducia. In particolare per le voci che circolano, come ha riferito De Domenico, Sicilia Futura ha avuto contatti tramite Picciolo per cui non è stata manifestata nessuna mossa verso Bramanti o De Luca”.

– Rimpianti?

Il rimpianto più intenso è sicuramente quello di non poter partecipare a questo ballottaggio che ci avrebbe permesso di governare questo territorio, con più consapevolezza da parte della popolazione rispetto al momento della candidatura partita tardi. Il rimpianto è dettato da questi 1800 voti di divario che avremmo potuto recuperare con quei giorni persi.