Elezioni comunali, brilla il voto disgiunto. 130 sezioni su 254 danno M5S come lista più quotata al 9,9%. Ora Messina e Pd oltre il 6%

Redazione1

Elezioni comunali, brilla il voto disgiunto. 130 sezioni su 254 danno M5S come lista più quotata al 9,9%. Ora Messina e Pd oltre il 6%

lunedì 11 Giugno 2018 - 11:58

Gaetano Sciacca non avrà portato il risultato che il suo Movimento giallo – dorato avrebbe voluto e “bramava” anche dopo le dichiarazioni entusiastiche e colme di impulsi preferenziali da parte del vicepremier Di Maio spiattellate a piazza Cairoli appena 8 giorni fa. Ma sta incamerando un buon traguardo di lista che è sempre più lusinghiero di quello ottenuto dai suoi concorrenti in particolare Dino Bramanti e Cateno De Luca che sembra non avere alcuna lista in gioco per il Consiglio comunale e in proiezione neppure nei Quartieri come anche il sindaco uscente Renato Accorinti, malgrado abbia mantenuto un suo fedelissimo elettorato. Partendo da 130 sezioni su 254 dunque i Cinquestelle toccano il 9,9% con 6915 voti e Sciacca stesso sarebbe un componente dell’Aula. Per il Centrodestra con un bottino del 38,69% ha come apripista “Ora Messina” con il 6,31% e i suoi 4394. “Bramanti sindaco” prende attualmente 5,89% con 4097 voti in cui si riconfermerebbero Pierluigi Parisi e Pagano. Forza Italia va al 5,2% con 3617 consensi dove tornano in auge gli esponenti del Civico Consesso Vaccarino e Crifò con la new entry Zante.

Delusione per alcune liste che si profilavano forti che si fermano sotto il 5% almeno per il momento quali “Diventerà Bellissima” (4,66% con 3241 voti), “Peloro 2023” (4.02% con 2796) e “Insieme per Messina” dove spicca per intenderci l’ex consigliere Zuccarello e molti del suo Movimento Missione Messina  (4,74% con 3302). Male Noi con Salvini con un 2,62%, Fratelli d’Italia con 3,16%, Popolari e Autonomisti con 1,84% e il Popolo della famiglia che non arriva neppure all’1%.

Per il Centrosinistra il risultato di coalizione è del 23,75% con un Pd che raggiunge il 6,2% con 4315 voti e diversi consiglieri comunali della precedente legislatura che “tiravano il carro” come Cardile, Burrascano e Gioveni, la lista civica LiberaMe con 5,73% e 3988 voti dove eccelle il candidato Emilio Minniti e Pdr Sicilia Futura con 5,48% e 3813 voti anche qui con diversi consiglieri uscenti quali il Nino Interdonato che sarebbe nuovamente dentro al Civico Consesso ma anche con un nuovo esponente “figlio d’arte” De Leo, figlio dell’uscente Pippo. Restano al di sotto del 5% “Antonio Saitta sindaco” in dettaglio 4,32% con 3006 preferenze, brutto impatto quello di Articolo Uno con l’1,37% dove compaiono la vicesindaco designata Timbro e gli storici del movimento Grioli e Domenico Siracusano e quello di Impegno Civico capitanato dall’assessore designato Lazzari che non vede l’1%.

De Luca incassa un 12,49 per le liste dove solo De Luca sindaco di Messina sembra avere la possibilità di recupero con un 4,14% e 2883 preferenze perché la seconda in ordine di voti “La svolta per Messina” è al 3,41% con 2373. Poco più dell’1% per le altre Messina Nord – 1,19%, Messina Sud – 1, 86% e Messina Centro – 1,2% (sempre De Luca Sindaco). I Giovani per De Luca non sprizzano tanta energia se si bloccano allo 0,69%.

Per Accorinti il bottino e del 9,57% dove solo la lista Renato Accorinti sindaco si è lievemente avvicinata al quorum con un 4,25% e 2955 voti. Cambiamo Messina dal basso va al 3,17%, lista con degli ex assessori Pino, Ialacqua e Alagna e Percorso Comune – lista Cacciola va al 2,16% con 1504 voti.

Male per i candidati Emilia Barrile che arriva, sempre per il momento, al 4,21% con 2928 voti e Pippo Trischitta con due liste Messina Splendida e Noi per Messina che arriva all’1,36% con 944 consensi.