Svincoli di Giostra e Annunziata mai consegnati: bordata del Cas contro il Comune

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Svincoli di Giostra e Annunziata mai consegnati: bordata del Cas contro il Comune

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sabato 09 Giugno 2018 - 10:12

“Gli svincoli di Giostra ed Annunziata dovranno essere completati dal Comune di Messina ed aperti al traffico. Non già consegnati al Cas incompleti e privi di importanti opere impiantistiche nella ‘fantasiosa”’interpretazione delle norme sugli appalti ideata dalla Amministrazione comunale di Messina”: questa la lapidaria dichiarazione del Direttore generale del Consorzio, Leonardo Santoro a seguito del formale divieto – a tale impropria consegna – sancito dal Direttore Generale del Dipartimento delle Infrastrutture del relativo Ministero.
“Tale disposizione ministeriale va oltre – si legga nell’atto d’accusa del Cas – segnalando che gli oneri relativi al contenzioso tra imprese appaltatrici degli svincoli (ndr Impresa Ricciardello) e stazione appaltante (ndr Comune di Messina) per il completamento di tali opere non potevano essere posti a carico del concessionario autostradale (ndr CAS).
Per tale ragione, il Dg Santoro ha diffidato (ndr nota prot. 9719 del 10-5-2028) a completare immediatamente gli svincoli; a aprirli al traffico ed a garantirne la manutenzione. Ma l’operato del Consorzio va oltre.
In data 28/5/2018 il Dg del Consorzio chiede alla Amministrazione comunale di Messina ed all’Anas, che ha diretto i lavori, la trasmissione dei progetti degli impianti di illuminazione dei detti svincoli, necessari e funzionali a garantire la continuità dei lavori del viadotto Ritiro.
Ad oggi, l’Amministrazione comunale di Messina non solo non ha prodotto copia dei collaudi tecnico-amministrativi di tali svincoli, ma ha ripetutamente disertato le convocazioni del CAS volte a ‘programmare il temporaneo sgombero di cento famiglie’ che subiranno forti disagi a causa della programmata demolizione e ricostruzione del viadotto Ritiro. Vicenda anch’essa incredibilmente complessa e, per certi versi, inspiegabile in quanto strettamente legata alla mancata apertura degli svincoli immaginata nel tempo con fantasiose interpretazioni che ne vedevano l’impossibilità di collegamento a causa di un improbabile collasso strutturale dello stesso Viadotto.
Purtroppo, i primi effetti della ratificata bocciatura degli atti di consegna degli svincoli incompleti – stipulati negli anni tra il Comune ed il Cas, fase questa durata 2 anni – ha comportato un gravissimo ritardo sull’andamento dei lavori per il miglioramento sismico del viadotto Ritiro (Decreto 226 del 7-6-2018 a firma RUP del CAS con il quale è stata sancita la proroga al completamento di tale opera).
Per tali ritardi, pertanto, imputabili esclusivamente all’operato del Comune di Messina, il Direttore Generale del Consorzio ing. Leonardo Santoro ha dato mandato ai legali dell’ente autostradale di attivare il contenzioso con risarcimento danni a carico del Comune di Messina. Pesanti – si legge nel comunicato del Cas – ad oggi la ricaduta ed i disagi per la collettività e pesante eredità trasferita alla nuova Amministrazione.
Tale lapidaria presa di posizione del Ministero Infrastrutture dichiarando illegittime le consegne di opere incomplete – effettuate da amministratori comunali e tecnici prestati a tali attività – sancisce il fallimento delle “fantasiose” interpretazioni della normativa sugli appalti adottate dal Comune di Messina, che ha creduto di potere trasferire ad altri enti le proprie inadempienze ed incapacità di portare a termine un importante sistema di svincoli urbani, ad oggi, in gran parte ed ostinatamente chiuse al traffico, per esclusiva ed unica responsabilità della Amministrazione comunale di Messina.
De Cola replica. La replica del Comune è affidata a Sergio De Cola. “Stupisce non poco il comunicato diffuso dal Consorzio autostrade siciliane in merito ad una possibile (ri)consegna degli svincoli al Comune. Stupisce per vari aspetti alcuni dei quali è opportuno chiarire per amore di verità, sempre riscontrabile in atti per chi lo desidera.
La consegna degli svincoli al Cas è intervenuta a seguito di precise indicazioni avute dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti seguendo,ovviamente,tutte le indicazioni normative vigenti. È difficile anche solo pensare che si sarebbe potuto fare altrimenti, questo anche in considerazione del fatto che il direttore dei lavori era l’Anas, sicuramente il soggetto con maggiori competenze in materia sul territorio nazionale.
Stupisce perché il comunicato fa riferimento a documenti del Ministero che per quanto si legge nel comunicato, sembrano andare in direzione diametralmente opposta alla nota che invitava l’Amministrazione a procedere alla consegna delle aree. Stupisce inoltre quanto afferma l’ing. Santoro che fa confusione quando cerca di addebitare all’Amministrazione comunale la mancata apertura degli svincoli a suo tempo in quanto le valutazioni sullo stato del viadotto Ritiro furano fatte dall’Ufficio del Genio civile e non certo dall’Amministrazione comunale del tempo (Buzzanca).
Stupisce anche la tempistica del comunicato che arriva a un giorno dalle elezioni e questo fa quasi inevitabilmente assumere alla nota del Cas un sapore elettorale.
Gli atti messi posti in essere da questa Amministrazione hanno sempre, anche nel caso degli svincoli, seguito scrupolosamente le normative vigenti guardando all’interesse pubblico, in quest’ottica l’Amministrazione, con la precedente gestione Cas, si è sempre confrontata in uno spirito di leale collaborazione fra enti cercando di risolvere le questioni nell’interesse della città.
Sembra invece che l’attuale dirigenza del Cas voglia evitare un confronto costruttivo e porre ogni questione sotto l’aspetto conflittuale”.