Erosione coste, Cateno De Luca: “Fenomeno tragico a Galati Marina. Comune e Regione tra inerzia e progetti errati”

Redazione1

Erosione coste, Cateno De Luca: “Fenomeno tragico a Galati Marina. Comune e Regione tra inerzia e progetti errati”

venerdì 25 Maggio 2018 - 17:49

I progetti sbagliati per irrobustire i litorali del messinese hanno nuociuto a diverse famiglie ed aziende del territorio che hanno dovuto subire notevoli disagi per le spiagge che, soprattutto nella zona jonica, diventano sempre più ridotte per la forza dirompente del mare che avanza verso la terraferma.

“L’erosione costiera è un fenomeno che ha colpito sempre di più Messina negli ultimi anni, causando gravi danni all’ecosistema, rovinando il litorale, mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini e distruggendo alcune attività commerciali. Il fenomeno ha colpito sia la zona Nord che quella Sud della città, ma uno dei luoghi dove ha completamente devastato il territorio è Galati Marina, dove l’inerzia delle istituzioni e precedenti progetti sbagliati in altre località, hanno amplificato fenomeni naturali che hanno distrutto il litorale. Cancellati anche un campo di calcio e delle aziende e l’acqua ha più volte raggiunto le abitazioni nei pressi delle Case Raciti. La Regione e il Comune non sono riusciti ad intervenire con determinazione e i cittadini sono stanchi di aspettare l’ennesima tragedia annunciata senza poter fare nulla”. A dirlo l’on. Cateno De Luca, candidato sindaco di Messina che oggi, proprio da Galati Marina alle 16.30, partirà con il suo quarto giorno di tour tra i villaggi della città, concludendo la giornata con un comizio a Mili San Pietro.

“L’erosione a Galati Marina – continua De Luca – risale al 2007, in seguito alla realizzazione delle opere di difesa costiera a Santa Margherita. Gli interventi sul litorale hanno causato lo spostamento del materiale di sedimentazione. E’ così che l’erosione ha raggiunto il villaggio Da allora ci sono stati solo interventi tampone. Nel Masterplan sono stati individuati fondi per 4,5 mln per un progetto definitivo, ma nel frattempo, i progetti del Comune per circa 900 mila euro che dovrebbero servire solo come progetti provvisori, sono fermi alla Regione per problemi burocratici. Tutto ciò è incredibile non si può mettere in serio pericolo la vita delle persone e il futuro di un territorio, si velocizzi l’iter  e nel frattempo il comune cerchi di attivarsi per trovare altre risorse finanziarie. Inoltre, è essenziale che si faccia una seria analisi per capire di chi sono le responsabilità di progetti del passato in altri villaggi che hanno devastato la splendida costa di Galati. Come ho spiegato uno dei miei primi impegni sarà quello di fare una ricognizione del territorio e predisporre progetti per le coste martoriate della città che, con adeguati lavori di messa in sicurezza, possono diventare invece il fiore all’occhiello del territorio e permettere a Messina di puntare sempre più sul turismo”.

“Quest’ultimo settore – prosegue De Luca – nei villaggi della zona Sud può essere incrementato puntando sugli importanti beni culturali presenti nel territorio come ad esempio l’importante ex abbazia basiliana di Santa Maria di Mili, risalente al 1091.  Nella  zona sud  e nei piccoli comuni limitrofi  si registra la maggior presenza di chiese, siti e monasteri Basiliani, di cui solo il 50% e aperto alla fruizione del pubblico, e generalmente questi monumenti non sono degnamente conosciuti e valorizzati. In sinergia con le pro loco, le associazioni e chi gestisce questi siti vogliamo creare un circuito turistico virtuoso, coinvolgendo anche le aziende e le attività commerciali del territorio e offrendo una nuova opportunità ai visitatori della città.

Si deve puntare sulle rievocazioni storiche e le manifestazioni culturali per far rivivere dal punto di vista sociale questi villaggi e predisporre le condizioni per creare posti di lavoro puntando anche su un’ipotesi albergo diffuso per offrire maggiore ricettività al territorio”.