I quasi 53 milioni di euro sono racchiusi nel ‘Progetto H24’ che servirà finalmente a mettere in sicurezza il tanto discusso acquedotto di Fiumefreddo la cui gara regionale è stata già espletata mentre sono in corso le valutazioni dei candidati a cura della Regione siciliana. Lo aveva annunciato il Direttore Generale dell’Amam Claudio Cipollini più di un mese fa ed oggi lo presenta, nella stanza del sindaco, con il suo Pot in compagnia dell’Amministratore Unico Francesco Bonanno e il responsabile del servizio idrico Natale Cucè, traghettato dal Task Force della MessinAmbiente. Nel finanziamento è compresa la Mitigazione delle vulnerabilità della condotta che si estende per oltre 70 chilometri, il completamento del serbatoio Montesanto di cui la progettazione esecutiva è in fase di lavorazione e preparata da Amam, sarà esitata entro 4 mesi e la copertura economica e dei fondi Masterplan. Ci sarà anche il Riassetto ed efficientamento delle manutenzioni della Rete e degli impianti.
Per il capitolo del Rifacimento delle reti e la distrettualizzazione è pronta la fattibilità ma restano da individuare le risorse finanziarie per esempio tramite il Governo siciliano e la legge nazionale per l’emergenza idrica. Dei 134 milioni complessivi disponibili nel triennio, ce ne sono 55 + 25.
Bonanno: “Prospettive. Ricavi tra 27 milioni a 35 nel 2022; utile lordo tra 2 e 3 milioni; crediti da 95. Accordi di rete con altri gestori: Amam si candida a essere gestore del ciclo Ati. Amam ha sviluppato questo lavoro raggiungendo degli obiettivi”. Il Pot non è un vincolo per nessuno ma un’opportunità. Ne abbiamo discusso con il Comune per tanto tempo”.
De Cola: “Continuare con la massima attenzione, qualunque sia la prossima amministrazione. Poi se qualcuno vuole provare a fare dei luoghi per giocare sul tavolo verde, faccia ciò che vuole. Noi abbiamo approvato una gestione autonoma con obiettivi che sono nel Pot che agevolerà il dialogo con chicchessia. Con la programmazione è difficile che si possa negoziare o cincischiare o perdere del tempo. È un servizio pubblico.
Cucè: “E’ un’analisi che nasce dal fabbisogno della rete idrica e fognaria dopo i nostri studi su tutto il territorio per 640mila abitanti, considerando la provincia”.