EleMe, Trischitta lancia l'idea "start up chiavi in mano"

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EleMe, Trischitta lancia l'idea "start up chiavi in mano"

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domenica 20 Maggio 2018 - 16:55

 

“Il Programma Giuseppe Trischitta Sindaco ha come priorità Sviluppo e Lavoro, con dati alla mano e risorse economiche reperite con capacità e competenza dai finanziamenti regionali, nazionali ed europei. E’ difficile digerire tutto questo da parte di quei partiti e/o settori specifici della città, che hanno approfittato per decenni delle necessità della gente, non solo attraverso mere “promesse elettorali” bensì come vero e proprio ricatto e assoggettamento delle persone e di intere famiglie, che quotidianamente versano nel bisogno di un’occupazione e uno stipendio per vivere dignitosamente”.

Pippo Trischitta, candidato sindaco sostenuto dalle liste Messina Splendida e Noi per Messina, torna su uno dei temi che più gli stanno a cuore, perché “una società di uomini e donne liberi, è una società in cui chi amministra e governa non tiene i cittadini nel giogo del bisogno, costituito dal “favore” o dalla raccomandazione. Ho parlato di disponibilità per il Comune di procedere a nuove assunzioni, col supporto dei dati forniti dal Dipartimento Risorse Umane e messi nero su bianco nel Piano di Riequilibrio: se 765 sono i pensionamenti, fino a tale numero possono essere le nuove assunzioni, a condizione che il Comune spalmi a 20 anni il debito oppure, se dovesse restare a 10 anni, le assunzioni, come già stabilito, devono avvenire per il 50 per cento dei suddetti pensionamenti. Questa è matematica e non fantascienza! Ed, ovviamente, le assunzioni andrebbero fatte con regolare Bando di Concorso, sperando che nessuno se ne prenda la paternità per la solita promessa del “posto fisso””.

Procedendo a spiegare altri punti del suo Programma, Pippo Trischitta dichiara: “L’Amministrazione Comunale, nel dovere di risollevare la città, deve creare ogni opportunità possibile. Per questo da sindaco metterò in atto, tra gli altri, il “Progetto start up chiavi in mano”. Si tratta della realizzazione di insediamenti produttivi completamente attrezzati, concessi poi a cooperative o altre tipologie di gruppi di lavoratori. Sul territorio sono presenti numerosi capannoni ed edifici abbandonati che possono essere riqualificati allo scopo. Ad esempio pensiamo ad impianti di riciclo dei materiali, di produzione di abiti, di gastronomia industriale, di produzione di bibite, di costruzione di natanti, di oreficeria e bigiotteria industriale, di pavimentazioni e rivestimenti ed altro. Un progetto specifico è volto al recupero e al riuso di suppellettili, abiti e mobili usati, attività che si sta già sviluppando nel territorio. La concessione in uso dei capannoni allestiti dovrà essere data con canoni agevolati, soprattutto per i primi anni. La struttura rimane nella proprietà comunale e nel caso in cui l’impresa singola non entri a regime, secondo i criteri stabiliti nella convenzione, essa potrà essere sostituita da altri soggetti. Il progetto prevede pure l’accompagnamento amministrativo e la formazione per i concessionari aggiudicatari. La Camera di Commercio, l’Università e la Regione Siciliana potranno essere coinvolti nel partenariato, in fase di progettazione e di realizzazione. Inoltre la redazione di un piano strategico e di fattibilità propedeutico al progetto, potrebbero essere utili ad attrarre investimenti autonomi da parte di privati, in sinergia con gli enti territoriali coinvolti”.

L’ampia tematica dell’emergenza occupazionale è ampiamente presente, direttamente o indirettamente, nella proposta di Trischitta Sindaco, si pensi alla “Casa d’arte”, luogo per lo sviluppo dell’impresa culturale; la trasformazione della Fiera nella “Cittadella del Made in Sicily”; in ambito turistico, l’attrazione di investimenti da parte dei tour operator, per realizzare villaggi turistici sostenibili, solo per fare qualche esempio.

“I progetti che autorevoli e competenti figure hanno messo a disposizione del mio Programma – conclude Trischitta – sono tutti realizzabili e tutti supportati da sostegno economico, proveniente dal PO FESR SICILIA 2014-2020 ed altri fondi comunitari, fondi ministeriali e regionali, parternariati esterni con enti pubblici e imprese private. Le chiacchiere di promesse o di critiche le lasciamo a chi non è capace di offrire non solo proposte ma fatti concreti come nel caso del sottoscritto e del gruppo che ho scelto, per arrivare preparati e pronti a Palazzo Zanca”.