Supporters doc per Bramanti, Tajani: "Messina ha bisogno di un sindaco – medico. Al Comune Sportello per Bruxelles e grande fondo per il Sud"

“A Nello Musumeci dico quando vorrà fare un giro tra le baracche per chiedere quali sono le risorse per il risanamento. Al presidente Tajani dico: il progetto del Corridoio I Berlino – Palermo viene garantito dalla Commissione Europea come priorità, pur non essendoci una connessione stabile tra la Sicilia e la sua dirimpettaia. Cosa possiamo fare noi che siamo il cancello dell’Isola ma non riusciamo a trattenere i NOSTRI ragazzi, qualcuno addirittura appena diplomato fugge e comunque una volta laureati? Abbiamo il dovere di creare una nuova dimensione per loro e per chi resta”. Un deep impact – profondo impatto è quello del candidato a sindaco del Centrodestra Dino Bramanti  che, oggi al Palacultura, ha avuto l’onore di due ospiti d’eccezione il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e il Governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci che spingono “con cura” per la sua elezione e magari al primo turno del prossimo 10 giugno. In platea diversi esponenti “Vip” della politica: i parlamentari nazionali Nino Germanà con una lista a sostegno e Matilde Siracusano, gli assessori della Giunta siciliana Bernardette Grasso e Ruggero Razza, i deputati all’Ars Elvira Amata e Luigi Genovese ma anche ex deputati quali Enzo Garofalo e Franco Rinaldi e l’europarlamentare Salvo Pogliese che compete per la sindacatura di Catania.      

“Per me è un grande piacere essere qui per presentare un medico perché Messina ha bisogno di uno specialista della medicina – si infervora l’ex designato Premier di Forza Italia -. A differenza di altri è uno scienziato di altissimo livello, professionista non contaminato dalla politica. Uomo libero, non uno che abbia bisogno di accaparrarsi uno stipendio, anzi ci rimetterà. Vedo in lui una scelta coraggiosa, per questo sono felice. Con Nello siamo stati parlamentari europei. Regaliamo sindaco e presidenti di regione. Si vede che sono validi. Con Musumeci abbiamo una serie di iniziative per rafforzare la regione. Lo faremo anche con i futuri sindaci di Catania e Palermo per dare una risposta seria ai giovani. In Sicilia un tasso di disoccupazione inaccettabile, il reddito di cittadinanza è un’arma a doppio taglio che diventa un reddito di indennità. Dobbiamo mettermi nelle condizioni di realizzarsi anziché mettersi in nano di qualche organizzazione mala. Grande fondo per il meridione, si contano 11 regioni non utilizzate. Possiamo aggiungere fondi pensionistici, piano yunker. Penso a un piano per realizzare infrastrutture, non lo svincolo sotto casa del sindaco, penso all’alta velocità per tutta la Calabria e la Sicilia. Collegamento dato dalla via della Seta con la Cina. Dobbiamo accettare che gli imprenditori vadano al porto di Atene che è diventato cinese. Non dobbiamo rinnegare le nostre radici anzi farle emergere ed esaltarle serve a rinvigorire la nostra identità che deve essere semmai compresa da altri. Per fortuna abbiamo un grande governatore con una grande visione”.

“Il ponte sullo Stretto viene deciso altrove non qui ma a Roma – riecheggia Tajani -. Noi non possiamo non far sentire la nostra, i nostri talenti mescolati alle virtù geografiche di questa terra – al centro del Mediterraneo e dell’agroindustria. Al pari della Sicilia come la Sardegna che ha un grosso problema di collegamenti. Il sistema tedesco è efficiente e allora non dobbiamo avere un sistema italiano più efficiente. Dobbiamo batterci per non farci tagliare i bilanci come per i fondi dell’agricoltura. Con Pogliese abbiamo lottato per le arance. Ma si deve spingere con la ricerca dell’agroindustria. Io suggerisco di essere presente con uno sportello dedicato  per Bruxelles. Un effetto leva importante: informare e ottenere risultati. Non sempre il deputato europeo sa cosa serve alla Sicilia. Questa è la mano che si deve porgere per far vincere l’Amministrazione. Musumeci verrà presto a Bruxelles. Messina è la punta del continente. Merita molto di più di ciò che ha. Non si può restare senz’acqua ogni sei mesi. Non credo che questa sia l’immagine che si merita. Uomini e donne che si sino ricostruiti dopo il terremoto. Ho un pizzico di coinvolgimento personale: mia moglie è originaria di queste parti. Mia moglie parlava di un bisnonno medico di base a Torre Faro. Bramanti sarà il sindaco di questa città che possa trasmettere valori, che sia vicino a tutti, non apra le porte al clientelismo. Non è rinnegando la tua religione e togliendo i crocefissi dalle aule di scuola che diventi più accogliente. Piuttosto dobbiamo portare gli asili nidi nelle pubbliche amministrazioni e non dobbiamo permettere l’estinzione di quelli comunali. Chi viene da altri Paesi, per quanto rifugiato, emigrato e vulnerabile, deve rispettare le regole, la tua lingua. Non dobbiamo mandare via nessuno ma neanche farlo agire a suo modo, delinquere, cercare escamotage per conquistare la cittadinanza. Anche i siciliani hanno lavorato, sudato e lottato per averla in America. Tutto deve essere conquistato. Anch’io mi sono formato per arrivare dove mi trovo”.

Redazione1

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