Il M5S individua “asservimento e schiavitù” nel passaggio dei bisonti dell’asfalto dal centro città ed accelera sull’affermare la propria filosofia di trovare una “contropartita compensatrice” per emancipare il territorio dal business del traghettamento che si impianta sulla Rada San Francesco e al serpentone della compagnia privata. “Il porto di Tremestieri – ha commentato il candidato a sindaco del Gaetano Sciacca – è un’opera strategicamente fondamentale per liberare definitamente la nostra città da un asservimento e da una schiavitù che ha prodotto, nel tempo, enormi condizionamenti allo sviluppo urbano, a un agevole accesso al mare, ai flussi di traffico e al contenimento dell’inquinamento.”.
E’ partito in quarta sabato mattina, al Porto di Tremestieri, l’incontro tra l’ex Ingegnere capo del Genio Civile Sciacca, con i lavoratori addetti ai servizi di logistica e i segretari della Fast Confsal, Nino Di Mento e della Ugl, Guglielmo Pellegrino.
“Per le opere di ampliamento del porto di Tremestieri – prosegue il candidato del M5s – faremo ciò che abbiamo già fatto per le opere di messa in sicurezza a Giampilieri. Vigileremo attentamente, mettendo in campo ogni potere di verifica e di controllo a disposizione dell’autorità comunale, denunciando eventuali ritardi e ogni forma di ostruzionismo. L’ampliamento del porto di Tremestieri consentirà di garantire, alle maestranze dei servizi di logistica, stabilità e continuità nel rapporto di lavoro, oggi messe a rischio dall’incombente pericolo di insabbiamento delle invasature”.
Incalzato dai lavoratori, spesso costretti a sospendere la loro attività di lavoro in concomitanza con le chiusure delle invasature, Sciacca ha ribadito il suo impegno per far sì che nei bandi di gara degli appalti emanati dall’Autorità Portuale siano sempre assicurate clausole sociali di salvaguardia delle maestranze già impegnate, con il loro mantenimento presso le società aggiudicatrici nei cambi di appalto. “Sarò con voi in trincea per assicurare garanzie e stabilità. Metterò in campo tutti gli strumenti legittimi che consentiranno una tutela vera del vostro lavoro”.