Si erano dati appuntamento in prossimità del Giardino Corallo. Pensavano di passare inosservati, ma in realtà erano stati già notati mentre confabulavano tra loro con fare circospetto dagli operatori di Polizia. Un sospetto questo divenuto sempre più forte quando i tre si sono immediatamente separati quando hanno visto gli agenti avvicinarsi verso loro.

Dopo un breve inseguimento veniva bloccato il primo soggetto, il quale aveva con sé un braccialetto elettronico apposto alla caviglia. Dall’accurato controllo documentale è emerso che l’uomo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con permesso di recarsi a lavoro tutti i giorni in una fascia oraria comprensiva di quella in cui il fermato veniva intercettato. Per tali ragioni, considerata la flagranza del reato di evasione, è stato arrestato Filippo Cannavò, messinese di anni 36.

Quanto agli altri due, uno, che aveva cercato di confondersi tra la folla in attesa alla fermata del tram, veniva bloccato, grazie anche all’ausilio di una pattuglia del gruppo aeronavale della Gdf e trovato sprovvisto di documenti, nonché con milletrecento euro circa nella tasca dei jeans. Condotto presso gli Uffici di Polizia, risultava gravato da numerosi e gravi precedenti penali.

L’altro, che per sfuggire ai poliziotti si era addirittura gettato a mare in un tratto adiacente l’area della fiera in cui l’acqua non raggiuge comunque una profondità significativa, veniva raggiunto su Viale Giostra anch’esso sprovvisto di documenti e non privo di altrettanti e gravi precedenti penali. Per entrambi, di origine calabrese, il Questore di Messina, Mario Finocchiaro, disponeva il foglio di via obbligatorio con divieto di rientro nel comune di Messina della durata di un anno.