VdF: "Incendi estivi alle porte, mancano uomini, mezzi ed un piano adeguato"

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VdF: "Incendi estivi alle porte, mancano uomini, mezzi ed un piano adeguato"

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venerdì 27 Aprile 2018 - 09:42

Con l’arrivo della stagione estiva, l’attenzione si sposta sull’emergenza incendi. A tal proposito si leva il grido d’allarme del coordinatore nazionale Fp/Cgil VdF, Marco Giulianella. “Com’è noto dal 1° gennaio 2017, le competenze in materia di spegnimento attivo degli incendi boschivi esercitate dall’ex Corpo Forestale dello Stato sono state attribuite al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
In esito al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, una parte numericamente minoritaria ed insufficiente di personale proveniente dal CFS (circa 390 unità) che allora si occupava di  AIB è stata trasferita, obbligatoriamente, nei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco. Il risultato di quest’operazione è stato quello di rendere del tutto insufficiente il numero di addetti AIB per poter svolgere in piena autonomia questa funzione che, al contrario, è stata attribuita a pieno titolo al Corpo nazionale.
A ciò si aggiunge la modalità ‘selvaggia’ di assegnazione del personale in questione che, senza alcuna logica operativa, si è trovato suddiviso a macchia di leopardo sul territorio nazionale, depotenziando in maniera esponenziale l’importante opera di salvaguardia e tutela del territorio in ambito di lotta agli incendi di bosco.
Ci risulta inoltre che, a tutt’oggi, al personale transitato dal Cfs non sia stato somministrato alcun percorso formativo adeguato e di standardizzazione al fine di renderlo operativo alle procedure di impiego nel servizio istituzionale dei Vigili del Fuoco. La difficoltà di codesta Amministrazione nel saper impiegare questo personale, sia in ambito AIB che in ambito VF, ed il disservizio organico organizzativo e funzionale palesemente evidente nella recente campagna AIB 2017, rischiano di rappresentare, alla vigilia della nuova stagione estiva, una sottovalutazione della problematica legata alle attività di contrasto agli incendi boschivi.
Nella precedente stagione calda, i Comandi provinciali hanno subito la carenza di mezzi, uomini ed attrezzature da utilizzare sugli interventi di soccorso tecnico urgente. Ebbene, temiamo che a causa dell’inadeguatezza dell’organico, la vetustà dei mezzi e delle attrezzature e appunto l’approccio troppo leggero al problema AIB, stando alle procedure finalizzate dall’allora Cfs, quanto sopra possa verificarsi anche nella stagione AIB 2018, con le conseguenze che tutti possiamo già immaginare.
Il Decreto del Capo del C.N.VVF. n. 64 del 26/04/2017 ha istituito il gruppo di lavoro sulle “attività investigativa del C.N.VVF. sugli incendi boschivi e territoriali”. Da quel gruppo di lavoro ne è scaturito un modello operativo che dovrebbe aver tenuto conto del fatto che i Comandi provinciali esercitano, in relazione all’organico del personale e alla dotazione dei mezzi, “anche” la funzione principale del soccorso tecnico urgente oltre a quella AIB. II modello operativo previsto in caso di un evento di incendio boschivo infatti è risultato il seguente:
1. intervento della squadra VV.F. ordinaria, composta da 5 elementi per le operazioni di
spegnimento;
2. il D.O.S. con autista;
3. la squadra T.A.S., di supporto al D.O.S. o alla squadra di P.G.,
4. la squadra di P.G.
Nel caso si operi con il modello operativo de quo, o, comunque, in operatività ordinaria con squadra VVF e D.O.S., ne consegue un assetto operativo del Corpo che determina un impiego di uomini e mezzi su ogni segnalazione di un eventuale incendio boschivo tale da saturarne rapidamente la possibilità di risposta, con l’eventualità di compromettere, nel contempo, l’operatività del soccorso tecnico urgente per carenza di uomini, mezzi e attrezzature.
A fronte delle problematiche elencate – conclude la nota – si chiede un urgente incontro per affrontare le tematiche suddette a garanzia dell’operatività complessiva del
Corpo Nazionale Vvf”.