Precari: Sinalp teme una guerra tra poveri, Regione sott'accusa

redme

Precari: Sinalp teme una guerra tra poveri, Regione sott'accusa

redme |
mercoledì 25 Aprile 2018 - 09:34

Il Sinalp chiede l’immediata azione di stabilizzazione verso tutti i precari, nessuno escluso. E’ un duro attacco, quello della direzione generale a firma di Andrea Monteleone e Gaetano Giordano, nei confronti dell’attuale Governo regionale: “Apprendiamo basiti che il Governo Musumeci, nel voler giustamente dare un futuro certo ai precari Pip, ha purtroppo dimenticato i lavoratori precari Asu e Asp nello stilare la norma per la stabilizzazione della categoria. Non comprendiamo da cosa nasce la scelta di differenziare i precari, dividerli e offenderli nella dignità di esseri umani e lavoratori.

Ci chiediamo chi ha deciso di applicare la  strategia del ‘Dividi et impera’ finalizzata al mantenimento del potere coercitivo e psicologico verso queste categorie di lavoratori precari   in modo che non possano agire uniti verso l’obiettivo comune dell’agognata stabilizzazione.

Il Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 cosiddetta Legge Madia prevede il superamento progressivo dei limiti imposti dal sistema delle ‘Piante organiche’ degli enti pubblici con la stesura dei piani di fabbisogno di personale fatti salvi i limiti di spesa. Tale norma nasce dall’evidenza che anche i dipendenti pubblici invecchiano ed hanno diritto ad andare in pensione. Tale lapalissiana constatazione mette in luce, negli enti locali e nel pubblico impiego più in generale, una realtà ormai insostenibile, gli uffici e la struttura amministrativa della Regione Siciliana si reggono sul lavoro sottopagato, in nero e non riconosciuto, svolto dai Pip e dagli Asu.

Questi lavoratori operano da anni, senza un salario regolare, in enti regionali, ospedali, tribunali, assessorati vari, acquisendo un elevato livello di professionalità e capacità che li rendono indispensabili ormai in tutti gli uffici della Pubblica amministrazione regionale.

La loro eventuale assenza interromperebbe l’erogazione dei servizi amministrativi, anche essenziali, che i cittadini chiedono giornalmente. La Regione siciliana e gli Enti Locali ricattano e trattano giornalmente 2.800 lavoratori Pip, 5.800 Asu e 1.800 precari Asp come il peggior datore di lavoro che si possa immaginare.

Il Sinalp Sicilia – conclude la nota – chiede che questa spirale di arroganza governativa si interrompa e si dia il via veramente ad una stabilizzazione di tutti i precari presenti nell’isola.

Invitiamo tutti i precari a contattarci per dare vita alla più grande azione rivendicativa del diritto essenziale al lavoro che la Sicilia possa annoverare nella sua millenaria storia”.