Un accordo che profuma di fiori d'arancio

Antonio Macauda

Un accordo che profuma di fiori d'arancio

sabato 21 Aprile 2018 - 15:04

Ad un certo punto il clima sembrava proprio quello di una celebrazione di un  matrimonio, perché ad aggiungere ulteriore suspense, ci ha pensato Cateno De Luca che questa volta ha vestito i panni del futuro coniuge che arriva in sostanzioso ritardo. Niente frak o abito bianco, ma una maglietta con la scritta a “ a ciascuno il proprio mestiere”.  A vestire gli altri panni, del coniuge in trepidante attesa, c’era Dino Bramanti, solo che non si trovava su un altare ma nella sala consiliare della Città Metropolitana. Ad un certo punto, tra i giornalisti presenti, chi ha ironizzato su ipotetiche liste nozze o bomboniere.

La maglietta indossata da Cateno De Luca durante l’odierna conferenza stampa

La ciliegina sulla torta la mette la giornalista Rosaria Brancato, chiamata a moderare la conferenza stampa ricordando ai numerosi presenti che non si è in presenza di un comizio elettorale e che quindi tocca ai giornalisti fare le dovute domande. A lei il compito di leggere i dettagli dell’accordo, tranquilli gli articoli del Codice Civile sui diritti e doveri del coniuge non c’entrano nulla. Scherzi a parte, la conferenza stampa odierna segnerà inevitabilmente il prossimo mese e mezzo di campagna elettorale, perché da una parte c’è il candidato che dispone del maggior numero di liste, fattore non proprio trascurabile vista la legge elettorale.

Molti cittadini presenti nella sala consiliare della Città Metropolitana

Dall’altra parte c’è l’uomo che invece secondo molti potrebbe rappresentare la variabile impazzita, capace di sfondare anche in quei quartieri che da sempre rappresentano l’ago della bilancia tra la vittoria e la sconfitta. Un accordo , un vero e proprio patto di non belligeranza basato su fair play e rispetto reciproco, fattori che non dovrebbero neanche essere messi nero su bianco anche nella più spietata (dialetticamente) campagna elettorale, ma di questi tempi è giusto cautelarsi.

Poi scatta il termine confronto e partecipazione, Bramanti e De Luca parleranno di temi comuni, ma soprattutto cercheranno di appianare le divergenze programmatiche sorte negli ultimi tempi. Questo il politichese, ma nella realtà dei fatti  ci si è già buttati avanti per non restare indietro, guardando a quel ballottaggio da molti ritenuto scontato, anche se Bramanti ha ribadito la volontà di volersi imporre già al primo turno. E’ vero che la politica è materia fluida e variabile, ma pare difficile non ipotizzare il supporto di uno in caso di ballottaggio dell’altro. Sempre che  ballottaggio non diventi un affare della neonata famiglia Bramanti-De Luca. Addirittura l’ex sindaco di Santa Teresa, a suggellare l’unione, ha donato a Bramanti una copia del suo libro sull’autonomia siciliana. Un regalo di nozze in attesa della celebrazione del matrimonio. La data ormai è stabilita da tempo: 10 giugno 2018.