Approdi Tremestieri, Capo di Gabinetto Assessore Ambiente è in missione e non può ovviare a insabbiamento

Redazione1

Approdi Tremestieri, Capo di Gabinetto Assessore Ambiente è in missione e non può ovviare a insabbiamento

giovedì 19 Aprile 2018 - 18:55

Mentre la Capitaneria di Porto di Messina impone a tutte le unità navali di operare dalle 17 di due giorni fa, presso i moli di Tremestieri con ritmo alternato in ingresso/uscita, il Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale all’Ambiente e Territorio avv. Cocchi si trova in missione e non può formulare la disposizione di togliere il materiale che ostruisce i fondali. Eppure a prescindere dagli impegni di questi giorni, il primo sollecito di rimozione dei sedimenti indirizzato dall’Autorità Portuale di Messina risale addirittura a gennaio. Sembra un po’ troppo per portare alla firma un provvedimento che dovrebbe mantenere utilizzabile un porto di cospicue dimensioni e che dovrebbe convogliare tutto il traffico marittimo della città nella sua sponda. L’autografo del provvedimento dovrà essere apposto dal dirigente generale del Dipartimento Territorio e Ambiente, Giuseppe Battaglia che non si è spostato dalla sede palermitana ma è evidentemente il peso politico di Cocchi gioca un ruolo determinante.

A pressare sulla Segreteria dell’Assessorato anche la sigla di categoria Fast Confsal Sicilia, con il suo responsabile Porti, Antonino Di Mento che, lo scorso 8 aprile, ha rispolverato l’input dell’Authority di inizio 2018 (5 gennaio) e si è unito all’allarme della Capitaneria il 17 aprile.

Il Commissario Authority Nino De Simone ha richiesto, a sua volta, il rilascio urgente dell’autorizzazione al Dipartimento in questione a trasferire un volume importante di sabbia, pari a 60mila metri cubi, già caratterizzata. Chiaramente, l’Organizzazione sociale scrive anche al Presidente Musumeci, oltre che al Comune e Prefetto, perché gli interventi siano tempestivi e perché (con il senno di poi) non ci siano “missioni romane o in altro loco” ad ostacolare il componimento di un atto di logistica emergenziale, indispensabile per l’attività costante del personale incaricato nella piattaforma portuale.