Verso il nuovo consiglio, tra gli uscenti c'è chi non "se la sente" ma anche chi cerca la conferma

Antonio Macauda

Verso il nuovo consiglio, tra gli uscenti c'è chi non "se la sente" ma anche chi cerca la conferma

lunedì 16 Aprile 2018 - 17:16

Oltre mille candidati. La corsa verso il nuovo Consiglio Comunale si preannuncia piuttosto affollata, i partiti e i movimenti sono alle prese con la composizione delle liste o più semplicemente per mettere un proprio uomo in una lista in cui ci può essere aria di sorpresa. Una cosa è certa, il prossimo 10 giugno molti consiglieri uscenti saranno spettatori della tornata elettorale. 5 anni difficili, fatti di continue tensioni con un’amministrazione che ha portato molti atti importanti all’ultimo respiro, un’agibilità d’aula scomparsa al momento dello scoppio dello scandalo Gettonopoli. Anni complicati in cui il civico consesso si è svuotato ogni qualvolta c’era da votare una delibera complicata, come il bilancio,  salvo poi riempirsi quando all’Ordine del Giorno c’erano argomenti più leggeri, vedi l’isola pedonale.

Molti dei protagonisti di quest’ultimo Consiglio resteranno dietro le quinte, magari in attesa di tempi meno grigi, ma per adesso dominano i “non me la sento” o i “devo valutare”. Ormai certa l’assenza la non candidatura di vecchi animali politici come Giuseppe Santalco, che comunque è sempre un uomo di punta della squadra di Dino Bramanti, così come Franco Mondello, simbolo del momento di riflessione che sta vivendo Gianpiero D’Alia. A proposito di D’Alia, anche un altro suo fedelissimo, Mario Rizzo, ha annunciato la volontà di non voler ritentare l’avventura elettorale, così come Andrea Consolo. Del gruppo dei Centristi, l’unica a candidarsi sarà Mariella Perrone, che però  sarà presente in una delle liste che sosterranno Dino Bramanti. Stessa sorte per i due subentrati, Alessandro La Cava e Pippo Capurro, i cui nomi non compariranno al momento della consegna delle liste.

Non parteciperanno alla prossima tornata neanche Carlo Abbate, da tempo ormai autentico braccio dentro di Emilia Barrile, così come Daniela Faranda, anche se in questo caso c’è ancora qualche spiraglio aperto. Sicura anche l’assenza dell’ex vicepresidente del Consiglio. Nicola Crisafi, che però si conferma uomo di fiduca dell’onorevole, Nino Germanà. Tra gli indecisi ci sono anche Nicola Cucinotta, che comunque sta collaborando alla stesura della lista InsieMe di Nino Germanà, ma anche la capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech. Le certezze del centrodestra si chiamano Benedetto Vaccarino e Giovanna Crifò, che troveranno posto nella lista di Forza Italia, insieme a Pierluigi Parisi,  mentre Carlo Cantali, Nora Scuderi e Simona Contestabile saranno presenti in una delle due liste su cui sta lavorando Francantonio Genovese, insieme a Pietro Iannello.

Quest’ultimo però potrebbe essere dirottato in una delle liste che saranno espressione diretta dello stesso Bramanti.  Per il centrosinistra, le certezze sono le candidature di Libero Gioveni e Claudio Cardile nella lista del Partito Democratico, mentre Gaetano Gennaro e Antonella Russo dovrebbero giocarsi le proprie chance in una delle liste direttamente organizzate da Antonio Saitta, magari insieme a Pippo De Leo. Nino Carreri e Nino Interdonato restano fedeli alla linea Picciolo, la loro presenza nella lista di Sicilia Futura non è messa in discussione. Per quanto riguarda la lista di Cambiamo Messina dal Basso, hanno già sciolto le riserve Ivana Risitano e Cecilia Caccamo e tenteranno la riconferma tra i banchi dell’aula consiliare.