Mensilità ritardate logorano Partecipate, Barresi e D’Amico: “Si perdono nell’inefficienza”

Redazione1

Mensilità ritardate logorano Partecipate, Barresi e D’Amico: “Si perdono nell’inefficienza”

mercoledì 11 Aprile 2018 - 15:54

Come si motivano i ritardi sugli stipendi delle Partecipate da parte del sistema burocratico del Comune di Messina? Il punto è che il Dipartimento Mobilità e altri dipartimenti non possono essere “scagionati” affatto perché, per l’ennesima volta, i mandati di pagamento si sono “smarriti tra i corridoi di Palazzo Zanca nelle solite stucchevoli pastoie”. Questa dilatazione del tempo per il versamento dei salari dei dipendenti Atm e MessinAmbiente è inammissibile, in considerazione del clima “surriscaldato” che sta arrovellando la società di rifiuti in questi mesi, tra conversione aziendale e trasferimento del personale. Nonostante la corresponsione economica di quest’ultima sia prima in comando, il Management municipale non pensa a contenere ulteriori ripercussioni occupazionali. A lanciare gli strali sull’apparato gestionale sono Fit Cisl e Uiltrasporti.

Non è la prima volta che mettiamo in evidenza l’inefficienza e la lentezza della macchina burocratica comunale – dichiarano Michele Barresi e Letterio D’Amico, segretari di Uiltrasporti e Fit Cisl – che da tempo provocano criticità e disagi economici e organizzativi alle società partecipate, specialmente nel saldo degli stipendi per oltre mille dipendenti sul territorio comunale delle aziende di trasporto e di raccolta rifiuti”. “Ad oggi non abbiamo notizie degli stipendi di Atm che dovevano essere saldati entro il 5 aprile” – spiegano Barresi e D’Amico.

Anche sul fronte dell’altra partecipata, MessinAmbiente, Cisl Uil e Fiadel hanno inoltrato una nota lamentando che non si ha certezza se il Comune abbia predisposto il mandato di pagamento per poter corrispondere gli stipendi della mensilità dello scorso marzo, visto che la scadenza contrattuale è imminente.

I sindacalisti esortano l’Amministrazione comunale a prendere i provvedimenti del caso per evitare che gli indiscutibili sacrifici fatti dai lavoratori delle partecipate per rivitalizzare e garantire i servizi essenziali della città vengano vanificati dall’inguaribile e scarsa produttività della macchina burocratica.