Marciapiede sul viale della Libertà, dov'è? Incognite di un Palazzo sotto sequestro dal 2015 e plafoniere invisibili

Un immobile pregiato sottoposto al sequestro da quasi due anni e mezzo, proprio accanto alla scalinata della Chiesa del Ringo, ha provocato l’interdizione di un tratto del Viale della Libertà. Il provvedimento va a tutelare e delimitare il plesso architettonico noto come “Palazzo Formento” ma risultava plausibile in un intervallo di tempo circoscritto, con un inizio e una fine. Dal 4 novembre 2015 con procedimento Penale N° 5107/15 R. G. N. R. MOD. 21, sembrerebbe esagerato che la disposizione di legge sia ancora in vigore (chiaramente documentabile con foto) e che l’Amministrazione non trovi alternative per il transito al di là della lungaggini della Magistratura dopo ben due anni e mezzo.

A rivolgersi al Sindaco Accorinti, all’Assessore alle Manutenzioni del Comune di Messina Ing. De Cola, all’Assessore all’arredo urbano di Ialacqua, all’Assessore alla viabilità e Vicesindaco Cacciola, al Comando dei Vigili Urbani di Messina, alla Sovrintendenza dei beni culturali è il consigliere del V° Quartiere Marcello Cannistraci che risiede anche nello stesso viale e riceve molteplici segnalazioni relative.

La strada in questione che collega la zona centro alla zona nord della città e viceversa lambisce anche il Museo Regionale il cui marciapiede parallelo al muro di cinta è totalmente trascurato nella potatura degli alberi. La loro fioritura, piuttosto che essere un “elisir di bellezza”, occulta le plafoniere di illuminazione privando quel tragitto di una luce adeguata e dovuta e creando vari problemi ai cittadini.

Ancora, la villetta Belfiore è praticamente al buio da un bel po’ di tempo e risulta soprattutto scoperta dalle normali manutenzioni di scerbatura e potatura, com’è stato sottolineato più volte da Cannistraci, per non parlare della pulizia della stessa, depredata dai giochi, unici intrattenimenti per i bambini che la potrebbero frequentare. Il pericolo maggiore si riscontra nel marciapiede lato monte, sempre dello stesso viale, proprio dove c’è l’antica Chiesa del Ringo. Parecchi anni di attesa vana di un ripristino che oscilla all’incirca 25 metri di un passaggio inutilizzabile da pedoni, recintato da transenne e reti di sicurezza. Proprio qui accade l’inverosimile perché, accanto alle transenne, si parcheggiano le macchine in sosta e talvolta anche in sosta vietata cioè “in doppia fila”.

Lo slalom delle persone che attraversano questo spazio viene percorso inverosimilmente nell’arteria principale dove, nella routine, i mezzi transitano anche ad alta velocità.

Per questo motivo si richiede un percorso alternativo per l’incolumità del cittadino sia abile che differentemente abile, per non parlare di mamme con carrozzelle e i loro bambini.

Cannistraci conclude le sue segnalazioni con due note ben specifiche. I semafori intelligenti per l’attraversamento Pedonale da mare verso monte e viceversa, non sono attivi; soprattutto nel punto strategico dell’attraversamento del Museo/all’Ingresso del Tennis e Vela, in quanto i mezzi arrivano ad alta velocità, sono inesistenti.

Poi, le fioriere che delimitano il tram dalla linea tranviaria alla strada sono provviste di impianti idrici che ad orario dovrebbero innaffiare la flora inesistente. Tale impianto ha delle falle nei tubi di conduttura idrica, per questo motivo gli schizzi e zampilli d’acqua arrivano dall’altra parte del marciapiede. Perciò si richiede l’immediato intervento di ripristino e soprattutto un preventivo decoro con l’inserimento di piante.

Redazione1

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