Centro Commerciale Zafferia, il Comune poteva fare di più

Antonio Macauda

Centro Commerciale Zafferia, il Comune poteva fare di più

mercoledì 04 Aprile 2018 - 09:30

Nulla appare definitivamente compromesso, ma di altro tempo da perdere ce n’è davvero poco. Da quasi 13 anni il progetto per il Centro Commerciale di Zafferia è in attesa del definitivo via libera, adesso tutto sembra nelle mani della Regione, ma la sensazione (abbastanza fondata) è che a Palazzo Zanca si sia temporeggiato un po’ troppo. Il primo segnale positivo arrivò nel 2011, quando l’allora sindaco, Giuseppe Buzzanca approvò il progetto presentato dalla società lombarda Itc Srl per la creazione di questo importante polo commerciale a Zafferia, proprio nei pressi di villa Cianciafara.

A raccogliere il testimone dell’Itc Srl dopo il fallimento è la Ccr Immobiliare, che attende il responso della Regione sui documenti presentati in merito alla Vas, la Valutazione Ambientale Speciale. In questi sei anni in cui il progetto è rimasto nel dipartimento all’Urbanistica del Comune di Messina si è temporeggiato un po’ troppo in attesa degli eventi, cercando di capire se tutte le carte fossero in regola mentre non è da escludere anche che da Palermo venga detto che la Vas sia superflua, quindi altro tempo perso.

Questo nonostante la volontà politica dell’amministrazione accorinti: “Effettivamente le carte per avviare questo progetto sono rimaste negli uffici comunali un po’ troppo, sicuramente il Centro Commerciale di Zafferia rientra nei piani di questa amministrazione”, ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola. Un investimento da 100 milioni di euro per un’area di i 50 metri quadri, per un cantiere che dovrebbe restare aperto 36 mesi. Servivano il parere del dipartimento Urbanistica e Lavori Pubblici, le proiezioni parlano di 300 posti di lavoro durante il periodo della costruzione, posti di lavoro che dovrebbero diventare 500 a opera finita.

La messa in opera di questo progetto rappresenterebbe una manna anche per la viabilità della zona, visto che le carte prevedono anche la creazione di due svincoli autostradali. Il Ministero ha dato l’ok ma ha messo un paletto, ponendo qualche riserva sulla rampa che da Zafferia consentirebbe l’imbocco dell’autostrada in direzione Catania. Quindi resterebbe soltanto lo svincolo in uscita dal capoluogo etneo mentre da Palermo sarebbe sia in entrata che in uscita. Previsti anche degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del Torrente. Tutto però al momento è solo nelle carte.