Verso il voto, Trischitta conferma: "Bramanti ineleggibile farò ricorso"

Antonio Macauda

Verso il voto, Trischitta conferma: "Bramanti ineleggibile farò ricorso"

lunedì 26 Marzo 2018 - 15:26

Il dubbio è sorto qualche giorno fa in conferenza stampa, ma adesso è stato amplificato dall’ufficiale discesa in campo di Dino Bramanti come candidato alla carica di primo cittadino. Pippo Trischitta avanza parecchi dubbi circa l’eleggibilità dello stesso Bramanti, con cui ha intrapreso un vero e proprio duello rusticano: è iniziata la campagna elettorale. Lo scorso 17 marzo al Palacultura, Trischitta ha lanciato il movimento Messina Splendida che lo supporterà nella corsa alla carica da primo cittadino, entrando in contrasto con Forza Italia che continua a rappresentare in Consiglio Comunale in qualità di capogruppo.

Ma l’interrogativo del giorno riguarda l’ineleggibilità del direttore scientifico dell’Irccs, fattore verso cui Trischitta non sembra nutrire particolari dubbi: “Lui è direttore scientifico dell’Irccs, ma svolge anche ruoli di amministrazione e gestione. Ha firmato delibere di assunzioni di dipendenti, fino a giorno 20 marzo ha aggiudicato gare d’appalto, ha disposto pagamenti e insieme al direttore generale, amministrativo e sanitario firma tutte le delibere. L’Anac ha detto chiaramente che la figura del direttore scientifico non può essere sottovalutata e non equiparata alle altre, Bramanti gestisce l’Irccs a 360 gradi”.

Per Trischitta c’è pure un precedente giuridico di cui tener conto: “La Regione Lombardia nel 2016 ha fatto una legge giudicando ineleggibili di direttori scientifici delle Irccs – ha dichiarato – non possono ricoprire incarichi politici regionali, le leggi che dipendono dall’Anac si applicano in tutta Italia. Per questo motivo io farò ricorso sia quando presenterà le liste che in caso di suo successo al primo turno o ad una sua presenza all’eventuale ballottaggio. Bramanti si sarebbe dovuto dimettere l’11 novembre scorso, cioè sei mesi prima dalla presentazione delle liste, tempo previsto dalla legge per impedire assunzioni o altri movimenti. Quelle stesse assunzioni che io ho criticato sotto l’aspetto dell’opportunità politica e non sotto il profilo giuridico”.

Poi una frecciata a Bramanti: “Lui parla di insulti da parte mia, cosa che non mi appartiene. Ho sollevato un problema sulla legittimità degli atti, da parte sua non è arrivata alcuna risposta evidentemente gli fa comodo spacciare i miei interventi come offese pur di non rispondermi”. Sul suo futuro, ormai segnato, in Forza Italia, Trischitta è lapidario: “Avrò un confronto col commissario Miccichè, ho ricevuto telefonate da Roma ma mi sembra evidente che il mio percorso in Forza Italia è concluso. I colleghi, Crifò e Parisi insistono affinchè io continui ad essere il capogruppo fino alla fine della consiliatura”.