Tra poco saranno di più quelli che vanno a stendersi in strada piuttosto che quelli che restano in piedi nella loro funzione originaria ovvero illuminare il territorio dall’alto della loro statura per assicurare un efficiente servizio pubblico. In questa circostanza, oggi pomeriggio verso le 15:30, un lampione di via Pola (perpendicolare e quasi ad angolo del Viale Giostra basso, collegata dal viale della Libertà), “ha messo fine” alla sua attività crollando tra un’automobile parcheggiata e un muro di cinta di una villa d’epoca che sporge anche sul viale Giostra. Nella disgrazia, la caduta è avvenuta verso l’interno anziché sull’asfalto e non ci sono stati danni a persone fisiche (MA SOLO A COSE), anche perché la carreggiata è ristretta, lo stesso marciapiede è ridotto dai mezzi posteggiati e i pedoni transitano spesso dalla strada. Tutto l’insieme non avrebbe dato adito ad una fuga utile.

La motivazione appare sempre la stessa: il palo di luce pubblica ha una base completamente arrugginita, come si può osservare dalla foto e ha perso dunque la sua stabilità fino a staccarsi dal marciapiede su cui era saldato.

E’ il secondo nell’arco di due giorni fa, dopo quello sul viale Europa, in zona Camaro Superiore dove si è deformato il guard rail. Qui l’appoggio sfortunato è stato la macchina di un residente che è stata ammaccata su fiancata e sportello, con tanto di specchietto divelto. Il proprietario che abita di fronte al luogo dell’incidente ha reclamato con i vigili urbani nel frattempo intervenuti. Avvertita anche la ditta del Comune che si occupa di manutenzione ordinaria e ha provveduto a rimuovere il palo con una gru.

Sul posto anche il consigliere della V Circoscrizione Marcello Cannistraci, fortemente preoccupato, insieme al collega Franco Laimo, anche per un altro palo “barcollante”, situato lungo il Viale Giostra al numero civico 5, nel tratto compreso tra la via Garibaldi e il viale Regina Elena. La segnalazione di quest’altro pericolo per la collettività, considerando che l’arteria è sempre molto popolata, è stata manifestata dai due rappresentanti di Sicilia Futura al Dipartimento municipale il cui dirigente è l’ingegnere Saglimbeni. “Il lampione in questo tragitto è totalmente addossato ad un albero – riferiscono Cannistraci e Laimo – e non ci sembra il sostegno migliore né per la sua pesantezza né per l’ansia che arreca ai passanti. Ci è stato comunicato dall’ufficio interessato, dalla voce diretta del responsabile, che le file di pali erano state controllate e il monitoraggio aveva fornito un buon esito. Quindi può andar bene così.”.

“Ai posteri l’ardua sentenza”. Conviene pregare camminando per strada perché “non ci piova il palo di turno sulla testa”.