Brand Messina come spot tutto l’anno, La Cava: Gara tra contrade a Carnevale 2019 con 150mila euro

Perché propagandare Messina solo in alta stagione sotto l’aspetto marinaro (quando va bene) nella migliore delle ipotesi? Perché non riscoprirla durante le festività carnevalesche, in cui ALTROVE le province come Venezia si fermano per tre giorni con un contenitore di eventi calamitanti ed internazionali che accelera l’economia di quei luoghi? Il brand Messina si può vendere partendo da semplici idee innescando per esempio quella che fa sussultare l’animo umano ovvero la competizione. Così il consigliere comunale Alessandro La Cava   mira alla programmazione del Carnevale 2019 lanciando oggi, in VIII commissione Sport – Spettacolo- Turismo – Cultura, una sorta di gara tra circoscrizioni ispirandosi alle contrade del palio senese. Insomma un mix di Veneto e Toscana nelle tradizioni ma con un bisogno impellente di valorizzare la bellezza della Città dello Stretto.

“Sono convinto che sia necessario lavorare di più per realizzare e accreditare meglio il ‘brand Messina’ anche in bassa stagione e solo attraverso la gestione di un cartellone di eventi, programmato per tempo, è possibile mettere gli operatori turistici nelle migliori condizioni per essere efficienti nel settore con cui si mantengono”.

Il Capogruppo di Sicilia Futura ha proposto questa mattina nell’VIII commissione consiliare di rendere parte integrante i sei quartieri di questo piano artistico e d’intrattenimento per dare spazio a tutti, dalle periferie montanare e collinari al centro città per vivere da protagonisti il Carnevale a Messina e non fantasticando attraverso la Tv o prenotandosi un viaggio nella Laguna veneziana o, per quelli più possibilisti e benestanti, a Rio de Janeiro, per il prossimo febbraio.

Quest’operazione dovrebbe costare circa 150mila euro mettendo in moto i cittadini verso uno spirito creativo e non solo festaiolo e scendere in campo con il carro più bello. Questo significa in soldoni che il Comune dovrà spesare gli eventi, tracciando un apposito capitolo di bilancio nell’assessorato e Dipartimento Cultura. “Anche chi risulterà il peggiore tra la concorrenza delle contrade dovrà essere coperto finanziariamente per la sua partecipazione” – aggiunge il fautore.

“Tale intenzione nasce dall’esigenza di preparare manifestazioni utili a rilanciare seriamente il turismo in una realtà – spiega La Cava – che, per conformazione geografica, fascino del territorio e della storia popolare, attrazioni naturali e monumentali, dovrebbe essere considerata una delle migliori mete turistiche del Mediterraneo.

Il consigliere non tralascia che dietro ogni interessante iniziativa ci debba essere la dote della progettualità, anche e soprattutto di carattere turistico – culturale. È necessario cominciare a comprendere che per amministrare bene bisogna avere questo. “Solo attraverso le maggiori risorse ricavate da flussi economici esterni si può immaginare di dare ossigeno all’economia locale e, di conseguenza, imprimere un’impennata all’occupazione.”.

Redazione1

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