Mappatura risanamento è del 2002, Barrile: “Ultimo bando crisi abitativa espletato da vecchi amministratori”

Redazione1

Mappatura risanamento è del 2002, Barrile: “Ultimo bando crisi abitativa espletato da vecchi amministratori”

lunedì 12 Marzo 2018 - 16:40

La complessa problematica targata “Risanamento” avrebbe dovuto essere definita con un elenco delle priorità individuate dall’Assessorato competente quale prima azione per poter mobilizzare e strutturare il percorso. Eppure la mappatura coincidente delle zone da risanare resta congelata al report anno 2002 imballando la programmazione a dei riferimenti alienati dalla realtà odierna. La Presidenza del Consiglio Comunale, con a capo Emilia Barrile, ha richiesto la definizione di questa procedura al Sindaco Renato Accorinti, all’assessore al Risanamento Sebastiano Pino e al Dirigente Dip. Politiche della Casa l’ing. Signorelli con un necessario, anche se tardivo, atto d’indirizzo che la Giunta deliberi per valutare strumenti realmente operativi risolvere tutto.

“L’assoluto degrado in cui versano da decenni porzioni importanti del tessuto urbano della città impongono a tante famiglie condizioni d’invivibilità ed insalubrità assolutamente non giustificabili e di cui l’Amministrazione avrebbe dovuto prendersi carico con azioni risolutorie ed un percorso coraggioso”.

“Alcune zone sono state restituite alla città a seguito di interventi effettuati negli scorsi decenni con interventi decisi ma non tutti compiuti ed efficaci: alcune porzioni sbaraccate sono rimaste non edificate e lasciate nell’abbandono senza la possibilità di poter edificare i necessari alloggi ERP indispensabili a mitigare il bisogno abitativo dei nuclei familiari attualmente residenti in aree degradate”.

Si è sottolineato più volte la necessità di partire da un approfondito e reale screening dell’effettivo fabbisogno di alloggi per una giusta risoluzione del problema evidenziando il fatto che molte casette o baracche non sono utilizzate dagli assegnatari come alloggio ma adibite dagli stessi a deposito od altro uso perché domiciliati in altro luogo. Sono stati richiesti, inoltre, gli adempimenti necessari al reperimento di alloggi per soddisfare il fabbisogno della sistemazione definitiva dei nuclei familiari residenti nelle aree da risanare utilizzando un più snello rinvenimento sul mercato per l’acquisto delle unità immobiliari necessarie.

Oggi è palese una preoccupante stagnazione delle azioni opportune per uscire da questa grave impasse. L’ultimo bando relativo all’Emergenza Abitativa è stato posto in essere dalla precedente Amministrazione, pur essendo rinnovabile ogni anno e gli assegnatari non vengono individuati in tale graduatoria ottenendo, così, un corretto scorrimento ma scelti solo sulla base di deroghe e motivazioni varie.