Gestione Comune risparmia 4 mln dovuti a un creditore, sospiro di sollievo con Cassazione

Ogni tanto, Palazzo Zanca riesce a salvarsi dalle cattive notizie. C’erano quattro milioni e 100mila euro circa nella massa passiva del Piano di Riequilibrio e adesso si sono “smaterializzati” grazie alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione. L’Avvocatura Comunale ci rende noto attraverso l’assessore alle Politiche finanziarie Vincenzo Cuzzola che l’Amministrazione ha potuto schivare l’imponente esborso di risorse pubbliche, uscendo vincitore da una causa con un cittadino. O meglio non si è verificata alcuna sconfitta, perché la Cassazione ha stabilito che l’attore, che pretendeva quella somma, non vanta alcun credito. Cuzzola aggiunge: “Gli dobbiamo zero euro. Questo credito era censito, inizialmente per l’intero importo, poi, con la sentenza di secondo grado a favore del Comune, per 1,1 milioni circa. Adesso possiamo eliminare l’accantonamento”. Il rappresentante della Giunta Accorinti ci aveva già delineato l’esito di un’altra sentenza del mese scorso che vedeva riconosciuto un risarcimento di soli 5 mila euro all’attore, a fronte di un’azione legale contro la Casa Municipale per circa 900mila euro.

Alcuni importi, censiti nel piano per l’intero importo contabilizzato, non sono “liquidabili” in quanto abbondantemente “sovrafatturati”. Questo è tangibile da un controllo a campione, effettuato su alcuni crediti reclamati da professionisti. Ecco che, secondo Cuzzola, a prescindere dalla necessità di consolidare nel piano gli importi come da “pretesa”, tranne poi accertarne durante l’effettivo pagamento la reale debenza, la scelta del Piano è stata quanto mai opportuna anche per bloccare l’esecutività di “certe” pretese.

“Ecco che chi, come me, malgrado tutto, vede il bicchiere sempre mezzo pieno, si convince ancor di più che la massa passiva del Comune di Messina sia in effetti sovrastimata”.

Redazione1

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