Zuccarello proclama sindacatura con una larga platea: Non sarò burattino di nessuno. Farò 100 passi indietro per chi sposerà miei temi

Redazione1

Zuccarello proclama sindacatura con una larga platea: Non sarò burattino di nessuno. Farò 100 passi indietro per chi sposerà miei temi

sabato 10 Marzo 2018 - 19:34

“‘Insieme si vince’. È un motto che funziona per fare tornare la politica costruttiva nel palazzo istituzionale. Trovare soluzione è una parola sconosciuta. Fare gioco di squadra. Parliamo di progetti.  Sento parlare sempre di voto antisistema. Il sistema che ha governato è un potere marcio. No alla politica clientelare. Ho visto costruire a palate per finte sistemazioni occupazionali. Il precario è un’invenzione della politica”. Questo è soltanto il discorso introduttivo del proclama del fondatore e presidente di “Missione Messina” Daniele Zuccarello, che da consigliere comunale combattivo si propone questa sera, alla sala Sinopoli dove ha convogliato tantissimi spettatori, a guidare la città dalla postazione Municipio. “Non mi interessa la poltrona e sono pronto a fare 100 passi indietro se qualche politico intende sinceramente assimilare i nostri punti per un territorio che richiama utenti per la sua connotazione geografica privilegiata”.

Rimarchiamo che ad ascoltare il discorso di Zuccarello c’è stata una larga rappresentanza di candidati a sindaco di Messina quindi potenziali rivali o verosimilmente amici – alleati. Ritroviamo in platea politici e competitors della società civile: il neo eletto deputato Nino Germanà, il consigliere Franco Mondello, in ritardo anche Pippo Trischitta, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Enzo Ciraolo, quello dei Dottori Commercialisti, Enrico Spicuzza, l’architetto Nino Principato, esponente della lista civica Liberi e Forti, il Presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto. Spicuzza, per esempio, a margine della presentazione ci ha detto: “Non sarò mai antagonista di Zuccarello. C’è rispetto e ci vogliamo bene: non ci potremmo mai scornare. Lo stesso dicasi per il prof. Bramanti che sarebbe l’altro candidato del Centrodestra. Ci appoggeremmo a vicenda, in base a quello che si deciderà”.

Il leader di Missione Messina espone le sue tematiche, dopo averle condivise da due anni a questa parte con un gruppo molto ricco di ragazzi che vanno a costituire la sua lista per le Amministrative.

“Tutta questa atmosfera di instabilità nel mondo del lavoro ha incrementato le società miste, gli appalti. Stiamo pagando i debiti che c’erano prima. Dico NO alla politica dell’interesse. Faccio politica da anni. Te lo porti dentro e voglio crescere con le mie ambizioni personali, è fisiologico”.

“Voglio crescere ma non me lo permettono. Voglio candidarmi a sindaco di Messina. Ma sarò candidato nella mia lista anche per il Consiglio comunale. Non lo sto facendo per ricattare nessuno, per avere poltrona, un assessorato futuro. Voglio aprirmi agli altri, a chi vuole sposare il programna di Missione Messina. Massima apertura ai miei contendenti. Altrimenti, continuerò nel Civico Consesso. Io non sarò il burattino di nessuno. Noi vogliamo una città che sia normale prima di tutto. Riduzione tassa occupazione suolo pubblico. Con Picciotto ci siamo battuti per anni. Si paga di più d’affitto. Pass gratuito ad ogni commerciante. Occupazione suolo tracciando semplicemente stalli blu. Oggi un imprenditore presenta richiesta di occupazione pubblico ma ce l’avrà a dicembre. È possibile avere autorizzazione dopo 30 giorni con silenzio assenso. L’imprenditore deve alzarsi per produrre, non può concentrarsi sulle scartoffie e perdite di tempo e denaro. Abolizione autorizzazione insegne per spese tecniche”.

“Quando si deve fare turismo si pensa ai privati. Patrimonio culturale comunale abbandonato. Vedi l’Antiquarium. Ci possiamo occupare dello sbigliettamento. Scontri istituzionali per riqualificare spazi di immenso interesse che i visitatori e altre città ci invidierebbero. Fiera del gusto.  Dobbiamo tutelare i nostri prodotti all’interno della Casa del Portuale o Cittadella fieristica collaborando con l’Autorità Portuale. Ancora la creazione di un Info Point con pullman locali che possono far spostare il turista dal centro a Ganzirri e Torre Faro. Facciamo lavorare pure l’Atm con i croceristi”.

“La gestione rifiuti deve tornare ai privati. Se il lavoratore non fa il suo dovere, se ne vada a casa. Parchi urbani ai privati. Installazione colonnine per rifornimento elettrici e acqua. Si può fare sempre con i privati. Canile Sanitario e Cimitero per gli animali: queste strutture esistono in realtà dotate di senso civico che apprezzano anche la natura e gli esseri che la compongono”.

Mai fatto in questa città un Censimento Case Popolari. “Oggi abbiamo tanta gente a cui non viene affidata la casa, con situazioni di abusivismo. Ancora oggi, non sappiamo quanti beni esistono a carico del Comune. Tanti beni fermi con cui si potrebbe fare impresa e circuito. Riattivare le scuole chiuse per farle diventare qualcos’altro.  Investendo sugli istituti”.

Non le manda a dire neanche su Sport e cultura. “Anche qui cinque punti da fare subito. Impianti sportivi bloccati. Chi amministra è incompetente. Piscina villa Dante. La Federazione Nuoto ha chiesto l’affidamento ma non le è stato fatto. Lo stadio deve essere assegnato in modo pluriennale mantenendo la squadra a livello professionistico. Perché non investire nelle periferie con manifestazioni culturali? Musei di periferia, quello del carretto siciliano. Ci sono 120 carretti da collocare. L’esperienza che abbiamo avuto a Natale. Bisogna dire grazie agli imprenditori e Confcommercio.

“Adeguamento di tutti gli uffici e scuole per consentire l’accesso ai diversamente abili. Agevolazioni fiscali per quegli imprenditori che facilitano l’accesso ai diversamente abili perché no! Loro ai devono sentire liberi. Giochi omologati ai bambini: se affidiamo un’area verde bishna che ci sia l’occorrente. Lo stesso per gli accessi alle spiagge”.

Infine, ad incontro concluso, ci ha dichiarato di sentirsi “per la prima volta emozionato e super contento per aver ricevuto il calore di questa gente e parecchi amici che condividono le sue scelte e lo incitano ad andare avanti.

“Ho dato l’idea di quello che vogliono raccontare. Parliamo di temi, non di candidati. Perché non applicarli?!”.