Senza lampioni fronte scuola Bisazza dal 2016, Amato: “Ordinati da poco. In più gara da 35 mln”. Cannistraci e Laimo: “Pericolo”

Redazione1

Senza lampioni fronte scuola Bisazza dal 2016, Amato: “Ordinati da poco. In più gara da 35 mln”. Cannistraci e Laimo: “Pericolo”

venerdì 09 Marzo 2018 - 15:08

Restare senza pali della pubblica illuminazione per circa due anni all’altezza di una scuola pubblica e in una zona densamente abitata e trafficata da mezzi di trasporto è eccessivo per qualunque realtà sociale. Questo è il caso del Viale Annunziata direzione nord – sud di fronte all’istituto Bisazza dove l’istallazione del cosiddetto “ritorno indietro” per agevolare la girata dei veicoli prima della rotatoria ha provocato la scomparsa di ben tre lampioni dal lontano 2016. Intervistato oggi il responsabile del Dipartimento Lavori Pubblici del Comune, l’ingegnere Antonio Amato, veniamo a sapere che il servizio della Pubblica Illuminazione guidato da Saglimbeni ha effettuato l’ordine dei pali soltanto da poco e la ditta titolare dell’appalto di manutenzione, Luxor, interverrà in base alla priorità delle emergenze dei circuiti e villaggi cittadini.

“Non possiamo dislocare a nostro piacimento gli operatori del settore – avverte il dirigente Amato -. Coprire tutti il territorio non è uno scherzo”.

Peccato che la luce della collettività manchi da quando sono stati realizzati gli interventi del ritorno indietro – commentano i consiglieri della V Circoscrizione Marcello Cannistraci e Franco Laimo -. Peccato che l’assenza dei 3 pali lasci un’area al buio per oltre 30 metri. C’è un’uscita di una importante scuola e di residenti di una palazzina. Comprendiamo quello che dice oggi l’ingegnere Amato ma ci sono stati diversi incidenti stradali a causa anche della mancata segnaletica orizzontale e verticale a vista. Non si può ritardare ancora il ripristino dei lampioni perché è a rischio la pubblica incolumità. Pensiamo anche a quei docenti e famiglie che frequentano la scuola anche di pomeriggio per il colloquio con gli insegnanti. Insomma, la soluzione non è rinviabile dopo due anni. A noi sembra un’urgenza piuttosto rappresentata da chi vive in quel comprensorio”.

In questi giorni, il dirigente Saglimbeni si trova in ferie ma nella prossima settimana potrà esserci utile e Amato di conseguenza non riesce a comunicarci una tempistica più precisa rispetto all’azione della ditta Luxor, il cui contratto d’appalto è comunque in scadenza per la durata di sei mesi. In questo periodo si sta invece preparando la gara cospicua europea per sei anni di manutenzione che ammonta a circa 30 – 35 milioni di euro e che è destinata a fornire l’attività della pubblica illuminazione per tutta la città. “Bisogna tenere presente – afferma Amato – che per elaborare una gara di questa grossa portata ci vuole più tempo. Noi stiamo lavorando da un mese e mese. La gara è stata approvata a dicembre. E’ un bando complicato che richiede più accuratezza per non avere problemi in futuro in sede di espletamento. Il servizio in qualche modo sarà garantito. Entro il mese, saremo in grado di pubblicare il bando”.