Si può rimodulare il piano di equilibrio? Gioveni: 'Porre quesito al Ministero'

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Si può rimodulare il piano di equilibrio? Gioveni: 'Porre quesito al Ministero'

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mercoledì 07 Marzo 2018 - 11:51

E’ possibile ripresentare una nuova rimodulazione del piano di riequilibrio sin da subito? Non si dà ancora pace il consigliere comunale Libero Gioveni per la bocciatura da parte dell’Aula della delibera che avrebbe consentito di spalmare la massa debitoria del Comune in 20 anni. L’esponente del PD ha infatti chiesto all’Amministrazione di trasmettere un quesito al Ministero dell’Interno per ricevere un’interpretazione autentica dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2018, all’interno del quale al comma 889 è possibile leggere che “il consiglio dell’ente locale, entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di esecutività della deliberazione di cui al periodo precedente, approva il piano rimodulato o riformulato, corredato del parere dell’organo di revisione economico-finanziaria”.

“La parola ‘approva’ – spiega il consigliere comunale – mi fa pensare che l’Aula non avesse scelta, nel senso che la delibera di Giunta, frutto della volontà di adesione manifestata col voto e poi comunicata al Ministero 45 giorni prima ai sensi sempre del medesimo comma 889, dovesse ricevere dal Consiglio Comunale solo, appunto, una “presa d’atto” della delibera!
“Comprendo bene che questa mia presa di posizione somigli un po’ ad un maldestro tentativo di arrampicarsi sugli specchi – ammette l’esponente del PD – ma credo non costa nulla provarci!
“Per questo – conclude Gioveni – alla luce di questo piccolo dubbio di interpretazione che ad ogni buon conto ritengo che resti, invito l’assessore Signorino e il Segretario Generale Le Donne a porre ufficialmente un Quesito al Ministero del l’Interno di richiesta d’interpretazione autentica del comma 889 nella parte relativa all’obbligo o meno del Consiglio di approvazione del piano rimodulato”.