Chi beneficia del Riequilibrio? Faranda: Associazioni volontariato legate a Giunta direttamente o meno

Redazione1

Chi beneficia del Riequilibrio? Faranda: Associazioni volontariato legate a Giunta direttamente o meno

mercoledì 07 Marzo 2018 - 17:38

Il fenomeno dell’attacco sferrato da Accorinti e dai suoi assessori al Consiglio comunale si afferma come “inarrestabile onda lunga” fino a travolgere adesso le associazioni di volontariato – potenziali beneficiarie di maggiori risorse dal piano di riequilibrio – che ancora una volta si schierano”. A descriverlo così è la Consigliera comunale Daniela Faranda che rileva come queste “organizzazioni apparentemente trasversali stiano minacciando persino ripercussioni “…giudicheremo eventuali ricandidature…”. La domanda che la capogruppo di FdI si pone è: “Chi si cela dietro queste sigle dalle quali, sono certa, non abbiamo mai avuto né mai avremo un solo voto? Sarebbe utile per i messinesi sapere che moltissimi assessori e loro parenti e affini, a quanto pare, sono legati a vario titolo alle sigle che hanno sottoscritto il documento”.

“Una valanga di accuse ora da uno ora dall’altro assessore – aggiunge la Faranda -, dentro e fuori palazzo Zanca, che di vetro non è. Ora, senza voler entrare in dettagli tecnici che poco interessano ai cittadini e che sono stati ampiamente illustrati da altri consiglieri, le reazioni scomposte e spropositate rispetto alla bocciatura dell’ennesima versione di Piano di Riequilibrio, che peraltro resta decennale ed ancora al vaglio del Ministero, sono preoccupanti per il loro significato intrinseco”.

Secondo il parere della consigliera, “i conti non tornano proprio e, soprattutto, i conti del Comune a quanto pare non tornano, visto che il Direttore Generale (Ragioniere Generale, Segretario Generale) uno e trino, ha prodotto ben 55 pagine di memoria per rispondere alla nota 232 della Corte dei Conti, ammettendo e confermando che molte criticità erano effettivamente tali e mai superate, 55 pagine piene di azioni da intraprendere per rispettare i criteri, correggere errori, colmare gravi lacune. Nella stessa giornata del 28, quando in aula si consumava quello che Accorinti definisce “l’omicidio a freddo”, la Giunta esita la Delibera “salva tutto”, ormai tutta da rifare, senza la quale tutta l’impalcatura messa su dall’amministrazione in quasi cinque anni, crolla come un castello di carte. Dunque abbiamo perso tempo giocando con i numeri?”

“Non resta che pensar male – conclude l’esponente di DdI – e l’accanimento di queste sigle ed associazioni non fanno altro che confermare, non solo che di pacifisti non se ne vede l’ombra, ma che le logiche cui risponde la Giunta sono del tutto diverse da quelle fatte passare”.