Piano di Riequilibrio, la Barrile risponde alla Giunta: "Il Consiglio ha svolto il proprio ruolo"

Il clima si fa sempre più rovente a Palazzo Zanca, ieri l’amministrazione comunale ha pesantemente attaccato il Consiglio Comunale che nella giornata di mercoledì ha bocciato la rimodulazione a vent’anni del Piano di Riequilibrio. Gli assessori hanno gridato alla vergogna, alla scelta scellerata del civico consesso, anzi lo stesso assessore Cacciola ha invitato i consiglieri a dimettersi, a partire dalla presidente Emilia Barrile che con la sua astensione (consueta e in linea con il ruolo che svolge) ha favorito la boccatura dell’atto.

La diretta interessata però risponde: “Ciò che il Presidente del civico consesso ha il dovere di garantire è la valutazione puntuale e conseguente scelta dell’Ordine del Giorno, una corretta votazione ed una consequenziale e regolare deliberazione. Tutto ciò è stato correttamente garantito in tutto il mio mandato e condotto a buon fine operando sempre con l’intento di sciogliere numerosi nodi problematici. Appare lapalissiano sottolineare che ciascun Consigliere possa e debba esprimere, attraverso il voto, un proprio personalissimo indirizzo essendo ciascuno libero nell’esercizio del proprio mandato di assumersi ogni responsabilità politica e personale.Io ritengo che i Consiglieri, presenti nella seduta in cui è stata proposta e non approvata la Rimodulazione del Piano di Riequilibrio, abbiano operato in piena coscienza ed utilizzando gli strumenti democratici affidati loro senza prevenzioni di sorta. La reazione dell’Amministrazione è stata assolutamente sopra le righe, ed utilizzo questa definizione soft solo per non alimentare un contraddittorio violento ed aggressivo, nei toni e nella scelta delle parole (“interessi di bottega e personali, scelta scellerata, …”) attribuendo dietrologie strumentali ad una corretta dinamica istituzionale”.

La Barrile passa al contrattacco: “Come mai tale Documento, che oggi viene considerato assolutamente fondante per la salvezza finanziaria della Città, non è stato condiviso, chiarito e dibattuto in una Conferenza Capi Gruppo richiesta a tal uopo a questa Presidenza? Come mai ad illustrare e dibattere ieri in Aula è stato lasciato solo l’Assessore Signorino senza la presenza ed il supporto della Giunta e, soprattutto, del Vice Sindaco visto che il Sindaco era impegnato in un ennesimo importantissimo viaggio istituzionale?!? Come mai i Consiglieri che fino ad oggi, responsabilmente ma turandosi il naso, hanno salvato un percorso finanziario non certo proprio ma disegnato dall’attuale Amministrazione solo per difendere il futuro della città, ora sono tacciati di “rispondere a manovratori che decidono voti ed astensioni” ?!? Come mai gli strali maggiori sono stati contro la Presidente la cui rituale astensione in ogni votazione è stata coerente ed apprezzata in circostanze politiche delicate quale, ad esempio, la richiesta di sfiducia al Sindaco?!? Ritengo che una seria e ponderata riflessione dovrebbe modulare l’ultimo step di questa consiliatura ricercando un contraddittorio corretto lontano da toni (“omicidio a freddo”) che nutrono solo un clima d’odio inconcepibile se agito da Accorinti uomo amante della pace e della condivisione. Riportare il confronto sull’operato concreto necessario al bene di Messina, trasformerebbe negativi atteggiamenti lontani dal rispetto istituzionale fino ad ora posti in essere da parte di quest’Amministrazione che stigmatizza chi esprima un libero pensiero ed agisce una libera scelta anche se trattasi di coloro che sono stati delegati democraticamente dai cittadini quali loro rappresentanti.”

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