Messina Servizi, Ginatempo: "L'organizzazione del personale è la priorità"

Domani partirà ufficialmente l’avventura della Messina Servizi Bene Comune, l’obiettivo primario sarà quello di far dimenticare gli sprechi e i disservizi di Messinambiente, per dare alla città un servizio efficiente. Durante il dibattito in Consiglio Comunale, quando ancora si doveva decidere la tipologia di azienda che si sarebbe andata a creare, molti consiglieri hanno avvertito circa la possibilità di creare una Messinambiente 2.0, che avrebbe avuto le stesse identiche difficoltà affrontate dalla società di via Dogali.

In altre parole si sarebbero invertiti soltanto gli ordini dei fattori, ma il risultato non sarebbe cambiato. Il compito che dovrà affrontare Beniamino Ginatempo sarà proprio questo, evitare che si ripetano gli errori del passato.

E come prima cosa si metterà mano all’organizzazione del personale: “Faranno parte della Messina Servizi tutti e 530 dipendenti di Messinambiente che sono stati censiti l’estate scorsa dalla Srr. La riorganizzazione del lavoro sarà la prima cosa a cui lavoreremo insieme al direttore generale, m questo sarà un lavoro che richiederà tempo. Il servizio da domani sarà questo, quindi è difficile immaginare variazioni nel breve periodo. Però dovremo lavorare affinchè ci sia una migliore ripartizione del lavoro rispetto al passato. Non è vero che ci sono troppi lavoratori amministrativi, questa è una leggenda metropolitana. Il lavoro amministrativo non manca, quindi è naturale che lì siano impiegate molte risorse. Quel che è erto è che in questa azienda tutti lavoreranno e nessuno starà a braccia conserte”.

Ginatempo poi aggiunge: “Una società privata quando produce utili li tiene per se, quando invece un’azienda pubblica funziona questi utili si tramutano in agevolazioni per la cittadinanza, come ad esempio gli sgravi sulla Tari. Intanto partiamo con questi lavoratori, il nostro intento è quello di aumentare il livello di raccolta differenziata presente in città. Un domani potremmo anche aprire le porte a nuove assunzioni, ma questo potrebbe avvenire dopo il primo anno di attività e dovremo capire anche la sostenibilità economica di queste operazioni”.

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