E’ l’uomo del giorno. Dino Bramanti non si tira indietro e non rimanda al mittente la possibilità di essere il candidato del centrodestra per le prossime elezioni amministrative.

La notizia rimbalza ormai da qualche ora, per ironia della sorte il direttore scientifico dell’Irccs questa mattina ha fatto gli onori di casa in occasione dell’inaugurazione della struttura per il Moc, che ha visto la presenza degli assessori regionali, Ruggero Razza e Bernadette Grasso.

Esponenti di quel Governo Musumeci che avrebbe, il condizionale è d’obbligo, già dato il proprio benestare al nome di Bramanti, ritenuto valido ed assolutamente spendibile per riportare il centrodestra al governo cittadino.

Questa mattina erano presenti anche molti esponenti della delegazione messinese a Palermo, come Luigi Genovese, Elvira Amata, Pino Galluzzo, Franco De Domenico e i candidati di Forza Italia alla Camera e al Senato, Nino Germanà e Urania Papatheu.

Ma torniamo al caso Bramanti, il diretto interessato non si sottrae e strizza l’occhio alla possibilità di correre per la carica di primo cittadino: “Intanto mi sembra doveroso rispettare il silenzio fino al 4 marzo, vorrei rispettare questo iter che è imposto anche dalla legge. Dopo di che resto a disposizione di un progetto, a patto che questo provenga da una coalizione compatta, composta da partiti storici ma soprattutto da persone che sono disposte a portare avanti un patto d’amore per la città. Qualora, dopo le elezioni politiche, ci fossero tutti questi elementi io sarei disposto ad ascoltare e a sedermi attorno ad un tavolo”.

Bramanti poi aggiunge: “Molte cose le so grazie ai giornali, ma ogni mia riserva sarà sciolta dopo il 5 marzo”. Su questa ipotesi, l’assessore regionale alle autonomie locali, Bernandette Grasso sottolinea: “Il professor Bramanti è una persona che ha una grande conoscenza scientifica e anche imprenditoriale, l’Irccs una realtà solida per Messina. Ma al momento non mi risulta che il centrodestra abbia sciolto le riserve”.