Zes e aeroporto di Giammoro, per Rete Civica la beffa è dietro l'angolo

La questione sul futuro dell’Autorità Portuale è ancora tutta da decidere, ma all’orizzonte ci sono altre battaglie che la classe politica cittadina deve affrontare. Zone Economiche Speciali e aeroporto di Giammoro sono due treni che che possono passare invano, sempre se si vuol colmare il gap infrastrutturale del nostro territorio.

Su questo tema, Rete Civica teme che vengano effettuati gli ennesimi  “scippi” nei confronti del territorio messinese:  “La prima è certamente la concessione ai porti di Messina – Milazzo delle superfici necessarie alla istituzioni della ZES (zone economiche speciali), previste anche per porti “comprhensive” come Messina. I 4.500 ettari concessi alla regione Sicilia sono, certamente sufficienti a consentire a tutti i maggiori porti siciliani di ottenere spazi adeguati per gli investimenti economici. Appare necessaria l’unione dei deputati regionali e la pressione sulla Giunta e sull’assessore Falcone affinchè parte di questa superficie venga assegnata dal Presidente della Regione al porto di Milazzo/Giammoro e al porto storico di Messina in attesa del completamento dei lavori (invero neppure iniziati) dei nuovi approdi e della retrostante piattaforma logistica intermodale del porto di Tremestieri”.

Sull’aeroporto di Giammoro, il presidente Fernando Rizzo aggiunge: “Allo stesso modo guardiamo con attenzione e preoccupazione alle dichiarazioni dell’assessore Falcone e del presidente Musumeci sulla realizzazione di un secondo aeroporto a Catania in località Gerbini, in direzione Enna, da destinare ai voli internazionali a causa della saturazione di Fontanarossa. Ciò vanificherebbe ogni tentativo della città metropolitana di Messina di dotarsi di un aeroporto per voli nazionali passeggeri e commerciali, malgrado da anni sia stato avviato il progetto per la realizzazione del terminal prima nella valle del Mela e ora a Giammoro. E ciò stride con quanto dichiarato dal Presidente dell’ENAC, prof. Vito Riggio, guarda caso nativo di Enna, contrario alla realizzazione di altri aeroporti in Sicilia, dimenticando che la ex provincia di Messina da sola raccoglie quasi 650.000 abitanti (contro i 169.000 di Enna e i 271.000 di Caltanissetta mentre gli abitanti di Siracusa e Ragusa già si servono di Comiso) e l’aeroporto a pochi chilometri da Messina destinato a usi commerciali e all’intermodalità con i porti di Milazzo e Giammoro, si collocherebbe nel  comprensorio turistico più importante dell’intera Sicilia, come quello delle isole Eolie e a poche decine di Km. da Taormina addirittura più vicina di 20 km rispetto all’aeroporto di Fontanarossa. Da notare come ogni anno oltre un milione e mezzo di passeggeri dell’aeroporto di Catania e 50.000 da quello di Reggio Calabria provengono dalla provincia di Messina. Ma le cifre aumentano se si calcolano quasi il milione di turisti in gran parte diretti a Taormina o alle isole Eolie che fanno scalo a Catania”.


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