Messina Servizi Bene Comune, l'amministrazione forza la mano: l'1 marzo si parte

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Messina Servizi Bene Comune, l'amministrazione forza la mano: l'1 marzo si parte

lunedì 26 Febbraio 2018 - 10:40

Il 28 febbraio scadrà l’affidamento del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti a Messinambiente, una scadenza salutata come una benedizione dall’amministrazione comunale.

L’intento è quello di forzare l mano, per far in modo che dall’1 marzo a svolgere il servizio sarà la nuova società: la Messina Servizi Bene Comune. Questa mattina approderà in Giunta la delibera che di fatto affiderà l’usufrutto dei mezzi di Messinambiente alla nuova società, un’operazione da 2 milioni e mezzo di euro già prevista da tempo, una sorta di rassicurazione che Palazzo Zanca fa nei confronti della nuova partecipata.

Oggi pomeriggio si andrà dal notaio per mettere tutto nero su bianco. A questo punto il passaggio sarà automatico, perché quello che conta è il mantenimento del servizio che Messinambiente non potrà più svolgere, visto che non ci saranno più i mezzi. Un vero e proprio colpo di mano quello dell’amministrazione, che va avanti per la propria strada, nonostante il grande nodo riguardante il passaggio dei lavoratori alla nuova partecipata.

Sotto questo punto di vista lo scontro con Uil Trasporti e Fiadel rimane totale, anche perché molti lavoratori non hanno sottoscritto la transazione con Messinambiente, anzi c’è chi sostiene che qualche firma sia stata ritirata.

Quindi il prossimo 1 marzo, la Messina Servizi Bene Comune entrerà in scena senza tutti i lavoratori abbiano firmato l’accordo transitorio. Per l’assessore allo sviluppo economico, Guido Signorino “questo procedimento è assolutamente possibile. Non è vero che vogliamo fare in 48 ore ciò che non è stato fatto in un anno, anzi ci sarà il completamento di un iter iniziato più di 12 mesi fa”.

Insomma intanto va garantito il servizio che dovrà essere realizzato dalla Messina Servizi Bene Comune, con buona pace delle sigle sindacali che da settimane vedono nell’accordo transitorio un ricatto verso i lavoratori, chiamati a firmare per mantenere il posto di lavoro. Ipotesi più volte respinta dall’assessore Daniele Ialacqua: “Garantiremo il diritto al lavoro di tutti”.