Messina Servizi Bene Comune, commissione ad alta tensione

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Messina Servizi Bene Comune, commissione ad alta tensione

mercoledì 21 Febbraio 2018 - 15:07

E’ finita con due dipendenti di MessinAmbiente che lanciano reciproche accuse di non voler perdere i rispettivi “privilegi”, segno evidente di un clima sempre più incandescente. Una cosa è certa, immaginare la partenza della Messina Servizi Bene Comune tra una decina di giorni, così come auspicato più volte dall’Amministrazione comunale, attualmente è pura utopia. Uno scontro totale andato in scena anche questa mattina in commissione ambiente, dove l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua e la segretaria dell’Fp Clara Crocè, da una parte e i segretari di Uil Trasporti e Fiadel, Piero Fotia e Michele Barresi, dall’altra, si sono scambiate le reciproche accuse.

Fare da spettatori interessati c’erano i consiglieri comunali, a cui spetta il compito di rimboccarsi le maniche e attraverso l’attività ispettiva pescare nel torpido, ammesso che ci sia.

Le accuse mosse dalle sigle sindacali sono chiare, intanto si è tornati al dibattito della scorsa estate, vale a dire quello che riguarda le modalità per il passaggio dei lavoratori alla nuova società che secondo i sindacati dev’essere anticipato da un passaggio intermedio alla Srr.

Ma l’accusa più grave mossa da Fiadel e Uil Trasporti, rimane quella del collegamento tra l’accettazione del patto concordatario di Messinambiente da parte dei dipedenti con la successiva assunzione alla nuova società.

L’accesso faccia a faccia tra lavoratori

In altre parole, secondo Pietro Fotia, i dipendenti che non firmano rischiano di restare a spasso: “C’è un’ordinanza del giudice, che ha scritto su indicazione dell’avvocato Marcello Parrinello che non lascia spazio ad interpretazioni. Noi da tempo stiamo denunciando gravi inadempienze e prevaricazioni verso l’accettazione di un concordato che sta riscuotendo sempre meno successo tra i dipendenti. Quanto sta accadendo è molto grave, non possiamo accettare questo ricatto da parte dell’amministrazione comunale. Paradossalmente stiamo trovando nell’amministratore unico di Messina Servizi Bene Comune, che ha già ribadito come necessiti di tutti i dipendenti per far partire il servizio. Inoltre l’amministrazione non sta rispettando quanto scritto nel contratto di servizio votato dal Consiglio Comunale, dove si richiedeva il rispetto della legge 19 del 2010 e quindi il transito dei lavoratori alla Srr”.

Accuse respinte con forza dall’amministrazione comunale e dalla Cgil, che hanno ribadito come il passaggio diretto dei lavoratori alla nuova società rappresenti la strada più sicura, ma soprattutto come sarà garantito il posto di lavoro di ogni operatore, anche di colo che non firmeranno il patto concordatario. “Ci sono due interpretazioni diverse della stessa normativa, questa tensione è fuori luogo. Nessuno parla di licenziamenti o posti di lavoro che saranno persi – ha commentato l’assessore Daniele Ialacqua –  non è affatto questo il nostro intento e non c’è nessun ricatto da parte nostra. Per noi il passaggio del servizio a Messina Servizi è prioritario, il transito diretto dei lavoratori per noi la strada più sicura. Quando ci sono queste operazioni ci possono essere alcuni strascichi, ad esempio i lavoratori che hanno ferie pregresse le dovranno smaltire prima del passaggio alla nuova società. I lavoratori passeranno tutti mantenendo il livello raggiunto a MessinAmbiente”.