Dipendenti comunali, La Cava in VI Commissione: Compare istruttore tecnico in più uffici. Ultimatum a Le Donne per rivedere disfunzioni

Redazione1

Dipendenti comunali, La Cava in VI Commissione: Compare istruttore tecnico in più uffici. Ultimatum a Le Donne per rivedere disfunzioni

mercoledì 21 Febbraio 2018 - 15:50

Le condizioni numeriche e di distribuzione del personale a Palazzo Zanca sono ottime, secondo il Segretario generale Antonio Le Donne che risponde in VI Commissione consiliare alla domanda del Capogruppo di Sicilia Futura Alessandro La Cava. Addirittura l’uomo di fiducia di Accorinti analizza compiutamente “la sua rivoluzione nell’ambito impiego competenze dal 2013” e non riconosce una lentezza sostanziale in certi settori. La questione non si può ridurre ai meri elenchi dei dipendenti forniti dal Direttore Generale con tanto di qualifiche, come richiesto dall’esponente del Civico Consesso. Si profila una vera e propria piaga sociale che mette al tappeto o vuole impoverire le imprese che pretendono di lavorare, magari in convenzione con il Comune.
La Cava ha chiesto oggi, in VI Commissione che si occupa della materia “personale”, a Le Donne ed all’assessore Signorino di trascorrere mezza giornata con lui in giro per il territorio e fare visita alle imprese ed alle aziende che operano nel settore edile per toccare con mano la realtà dei fatti.
“Esiste un problema serio che rischia di diventare sociale se questa amministrazione non prende le dovute precauzioni in tempi celerissimi. Lo dico con cognizione di causa – ribadisce La Cava – perché spesso un dirigente non comprende che dietro una semplice firma, apposta ad un semplice foglio autorizzativo, c’è un mondo che si muove, un cantiere che si apre, un’impresa che continua a lavorare, un operaio che non perde il posto, un indotto che non soffre la crisi ed una economia che si muove a beneficio di tutti”.
Non è vero che in città manca il lavoro e non è vero che manca la progettualità.
L’unica cosa che manca è l’organizzazione ed è per tale motivo che spesso non ci rendiamo conto che basterebbe poco per rivoltare apparenti montagne insormontabili.
“Da tempo, sostengo che bisogna fare chiarezza sulla dislocazione del personale negli uffici periferici perché è possibile che il problema sia proprio nella non corretta distribuzione del personale. C’è da stranirsi quando nella lista dell’organico di Municipalità compaiono 13 dipendenti, in almeno altri tre uffici compare la figura di “tecnico istruttore”: al quinto quartiere, un altro all’ufficio tributi ed un altro ancora all’anagrafe.  “Qual’è la ragione per cui sono finiti lì quando sarebbero certamente più utili negli uffici che oggi si trincerano dietro l’insufficienza di unità occupazionali  per non poter espletare pratiche di rilascio autorizzazioni?”.
“Ed allora parliamoci limpidamente e cerchiamo di capire se il sistema si è bloccato per manifesta incapacità dei dirigenti, per una non corretta distribuzione dei dipendenti negli uffici periferici o per una reale carenza di personale. Delle tre, l’una ma una risposta in termini seri e concreti va data e la città non può più aspettare”.
La Cava ha dato un ultimatum al Segretario Generale: 7 giorni di tempo per risolvere il problema, alla scadenza dei quali ed in assenza di risposte soddisfacenti adotterà forme di protesta più “rumorose”.