“Cinque milioni di euro dei siciliani sono finiti nelle casse di Banca Intesa. Poi se qualcuno vuole fare impresa con 20mila euro non viene ostacolato, trattata come un poveraccio. Noi vogliamo fare finire i ladri un galera. Noi ci parliamo con poliziotti e carabinieri. Il conflitto d’interesse non riguarda solo Berlusconi. Tutto è legato ai soldi. Chi sono quelli che finanziano le campagne elettorali dei politici. Bisogna seguire i soldi: in questa ricerca capirete chi votare. Il popolo distratto ed ignorante è comodo perché viene ingannato. Non permettiamo di disinformarci o di trasmetterci la loro verità”. E’ un fiume in piena l’ex parlamentare del M5S Alessandro Di Battista, nel suo comizio a Messina in piazza Cairoli accanto ai candidati Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia e Angela Raffa di cui dice: “Sono persone perbene e questo deve contare più di ogni altra cosa a questo mondo. Professionisti, avvocati, docenti. Tutti noi abbiamo titoli di studio. Io prossimo ad una seconda laurea. Dopo numerosi e infervorati discorsi in giro per la Penisola, può capitare a tutti di sbagliare un congiuntivo”.
Schierarsi è bello. Chi vuole trovare una strada si prepara e non ha paura di schierarsi. Questi non si tagliano lo stipendio e ci attaccano per esserci tagliati lo stipendio troppo poco. Ma pensassero a loro! Mi indigna la corruzione in questo Paese. Abbiamo fatto una mozione durissima contro i rifiuti.