Edilizia scolastica, Messina rinuncia ai fondi europei. Gioveni: 'Sono indignato'

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Edilizia scolastica, Messina rinuncia ai fondi europei. Gioveni: 'Sono indignato'

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giovedì 15 Febbraio 2018 - 10:48

Un vero peccato. Sembrerebbe che l’Amministrazione abbia rinunciato alla fruizione dei finanziamenti messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), necessari per la riqualificazione delle scuole pubbliche nelle regioni del Mezzogiorno sottosviluppate, Sicilia compresa. Infatti, sembrerebbe che l’amministrazione messinese a tal riguardo non abbia presentato alcun progetto: “Non provo solo rabbia, – spiega Libero Gioveni, esponente del PD in consiglio comunale – ma anche tanta indignazione nell’apprendere dell’ennesima vergognosa inadempienza dell’Amministrazione nel settore dell’edilizia scolastica per la mancata presentazione di alcuni progetti da finanziare con i fondi europei strutturali!”.

“Tra l’altro – ricorda il consigliere – del progetto di realizzazione degli impianti nella scuola “Gentiluomo” di Camaro (che comprendeva anche la realizzazione della scala antincendio) avevo personalmente allertato gli uffici del Dipartimento dell’esistenza già all’inizio di questo mandato, ma evidentemente i richiami dei consiglieri comunali per l’amministrazione sono solo “cartastraccia”!
“Oltre a una chiara responsabilità politica per questa ennesima occasione sprecata da parte del sindaco “insegnante” e dell’assessore al ramo – insiste l’esponente PD – che inciderà sul futuro delle nuove generazioni, vi è una evidente responsabilità amministrativa in capo al Dirigente del Dipartimento Ajello, per il quale ormai da tempo chiedo che venga sollevato dall’incarico anche per altre inqualificabili vicende che hanno riguardato in passato altre scuole (famosi rimangono gli errori nella stesura delle ordinanze di chiusura di alcuni plessi per il freddo).
“Questa ennesima vergogna – conclude Gioveni – non può non rappresentare in questo senso un motivo valido per trasferirlo finalmente altrove, il minimo provvedimento che l’Amministrazione dovrebbe adottare come segno di “scuse” nei confronti di centinaia di famiglie che si sono viste “scippate” di una speranza!”.