Uscire dall'Europa è proposito di CasaPound per Politiche del 4 marzo: Non flirtiamo con caricature di altri partiti

Redazione1

Uscire dall'Europa è proposito di CasaPound per Politiche del 4 marzo: Non flirtiamo con caricature di altri partiti

mercoledì 14 Febbraio 2018 - 19:56

“Abbiamo un modo di fare che non ammette deroghe e non vuole flirtare con le caricature dei partiti. Se dovessero esprimere un parere sul sovranismo e sull’autonomia monetaria, siamo disponibili. Adesso siamo da soli e non funziona con gli altri. Vogliamo entrare in Parlamento senza comprare pentole”. Così dice Pierluigi Reale, candidato di CasaPound al Plurinominale Camera collegio di Messina e all’uninominale a Catania, che in queste due giornate di fuoco per le Consultazioni del 4 marzo sciorina il suo pensiero politico stasera alla ex Chiesa di Santa Maria Alemanna.

“Io sto qui per dirvi di essere persone libere. È necessario disfarsi del concetto siculo: il voto del favore”. A riferirlo è la candidata barcellonese Stefania Longordo sia nel listino che nell’uninominale Camera Messina. “Abbiamo la fortuna di avere persone come lei che si prodigano per il sociale” – si spende per lei il collega di competizione al Senato Spadafora.

Daniele Schinardi, candidato alla Camera in città, è con CasaPound perché il Movimento mostra concretezza. “Vogliamo liberarci dalla schiavitù delle nostre ricchezze che ci hanno depredato. L’Italia è sotto scacco dei poteri forti con multinazionali estere: faccio l’esempio dell’acqua in Sicilia con una percentuale francese, faccio esempio dell’Aeronautica e dell’industria in generale. Diamo ai giovani la possibilità di creare un futuro nel nostro Paese. I ragazzi espatriano, le donne non possono fare le mamme perché non possono mantenere poi i loro figli. La dignità è al primo posto. Casa Pound non è una realtà che si può comprare, non passiamo da un simbolo ad un altro. Perché non possiamo avere banca dello Stato. Ormai, le banche fanno strozzinaggio, non un mutuo. I giovani devono sborsare il giusto per comprarsi una dimora. Gli immigrati che pagano i contributi sono da rispettare ma quelli che sono stati foraggiati a fare villeggiatura”.

“I black cut hanno scientemente squarciato la ragazza di Macerata. Esistono da anni e noi lo diciamo da dieci anni” – riprende Spadafora.

Massimiliano Catanzaro, avvocato civilista, candidato all’Uninominale al Senato “sta a voi in piena coscienza esaiare che ci hanno preso in giro. Date un calcio alla porta. Ci potremo risollevare. Prendete atto dei tradimenti”.

Marco Calzavara, responsabile provinciale di CasaPound Messina nella vita fa l’edicolante. “Quando veniamo tacciati di xenofobia e sessismo, è sbagliato – esordisce -. Abbiamo una capolista donna. Questa Nazione è stata fatta dagli Italiani, non dai Nigeriani. Il nostro razzismo sarebbe proteggere l’Italia dagli stranieri perché sono stati gli Italiani a costruirla. Noi vogliamo aiutare i bisognosi arrivati coi barconi ma poi devono essere rispediti da dove provengono. Simone Di Stefano ripete sempre che dobbiamo liberarci da Bruxelles. Non rimarremo soli. C’è il Canada. Usciamo da questo asse tedesco – francese e dall’Europa. Candidarsi con chi è alleato con il Partito popolare Europeo significa restare sotto assedio.  Il programma di CasaPound è stato definito il più concreto”.

Tra gli esponenti estremisti presenti oggi al tavolo anche la Candidata di Ragusa. Il candidato al plurinominale al Senato Messina Spadafora. “L’economia non ha avuto nessun tipo di vantaggio se non in Francia e Germania. L’Italia copia gli slogan americani ma non li sa applicare. Non abbiamo le stesse opportunità della Francia. Diamo l’autostrada a Benetton che rappresenta una Holding firmata per il 70% da stranieri.  La Bulgaria e la Romania fanno diversamente con la loro moneta ma poi hanno come riferimento l’euro. Non vogliamo un’Europa dove noi dobbiamo lavorare al ribasso”.