Gli amputarono una gamba a seguito di un'ingessatura. Medico dovrà risarcire 485 mila euro

Andò all’ospedale di Milazzo per farsi ingessare la gamba destra a seguito di un incidente stradale. Era il 1988 e Stefano Principato non si sarebbe mai aspettato che di lì a poco gli avrebbero amputato proprio quell’arto. Infatti, qualcosa andò male quando fu applicata l’ingessatura da Angelo Arancio, responsabile del reparto di ortopedia.

Trent’anni dopo i giudici della Corte dei Conti, presieduta da Giuseppe Colavecchio, alla fine hanno deciso: il dottor Arancio dovrà risarcire l’azienda sanitaria di Messina della somma di 485 mila euro, pagata nel 2014 da essa a Stefano Principato e agli eredi.

Con imperizia – si legge nella sentenza – aveva realizzato l’immobilizzazione in doccia gessata, senza lasciare libera la parte posteriore della gamba e del piede per consentire un’attenta sorveglianza della circolazione”.

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