Toglietegli tutto ma non le trasferte, a che titolo Accorinti era a Venezia?

admin@admin.com

Toglietegli tutto ma non le trasferte, a che titolo Accorinti era a Venezia?

venerdì 02 Febbraio 2018 - 09:08

Eccolo lì, in piedi, sorridente e soddisfatto al fianco di altri sindaci “Vip”. Renato Accorinti è volato a Venezia per il coordinamento delle Città Metropolitane, evento che gli ha garantito l’ennesima vetrina nazionale di questo suo mandato. Mettiamo da parte le ormai consuete (e sterili) polemiche sull’abbigliamento casual del primo cittadino, ma una riflessione su questa trasferta veneziana và fatta. La visita in laguna di Accorinti è incoerente con la scelta fatta e ribadita più volte in passato, cioè quella di non voler mantenere il ruolo di sindaco metropolitano.

Questo Accorinti lo ha ribadito più volte durante questo mandato, non ultimo in una delle conferenze stampa di fine 2017: “Non si possono amministrare bene la propria città e poi pensare anche ad altri 108 Comuni”, ancora ci domandiamo quale sia il Comune ben amministrato da lui. Ma andiamo oltre. Accorinti andando  a Venezia ha direttamente svuotato la presenza di Messina del suo   significato politico ed istituzionale, visto che vi era presente ci verso la gestione della Città Metropolitana non ha alcun interesse.

Al suo posto vi sarebbe dovuto essere il commissario, Francesco Calanna o qualche suo più stretto collaboratore, così facendo si è persa solo un’occasione. Chi non perde mai occasione, invece, è proprio Accorinti, sempre in prima linea quando c’è da farsi fotografare in giro per l’Italia. Rinunciando all’incarico di sindaco metropolitano, egli avrebbe dovuto rinunciare anche a tutti gli onori annessi, trasferte comprese, ma la voglia di scoprire la coinvolgente Venezia evidentemente era troppo forte.

L’incontro di ieri doveva essere un evento importante per la Città Metropolitana, si è trasformato nell’ennesima vetrina personale di un sindaco che ormai da tempo usa Palazzo Zanca come luogo di passaggio. Era il 2009-2010, quando l’Accorinti attivista rilasciava un’intervista al giorno attaccando l’ex sindaco Buzzanca, intimandogli di lasciare il posto da deputato all’Ars che lo costringeva a passare più tempo a Palermo che a Messina. Se pensiamo che quelle frasi sono state pronunciate da chi, successivamente, è diventato il sindaco mondano per eccellenza, si capisce come certe volte sia più facile a dirsi che a farsi. Peccato che a pagare sia sempre il territorio, ancora una volta mal rappresentato.