"Aspettando Godot – Accorinti su Masterplan", De Luca: Esecutivi zero cantieri su 11. Bravo? Progetti da revoca senza consegna entro 2019

Redazione1

"Aspettando Godot – Accorinti su Masterplan", De Luca: Esecutivi zero cantieri su 11. Bravo? Progetti da revoca senza consegna entro 2019

venerdì 02 Febbraio 2018 - 13:07

Zero cantieri su un totale di undici per la messa in sicurezza delle fiumare, dichiarati pronti dal Sindaco Accorinti con copertura economica, stanno per essere avviati. Tranne per la riqualificazione del torrente Bisconte – Catarratti, targata gestione Buzzanca, per cui sono partite le operazioni per la gara d’appalto e per cui i lavori non si inizieranno (nella più rosea delle previsioni) prima di ottobre 2018, gli altri risultano progetti in fase embrionale, abbarbicati allo stadio preliminare per la “sindrome di inerzia che attanaglia l’Amministrazione dell’ultimo quinquennio”. Il clinico di questa diagnosi di sindrome è il deputato regionale Cateno De Luca, in veste oggi (come lo sarà ogni venerdì per 13 appuntamenti stampa) da candidato a sindaco di Messina,  che focalizza l’attenzione sui  350 milioni di euro ripartiti alla Città dello Stretto secondo i due strumenti: la programmazione Masterplan e il Patto per il Sud.

“L’ondata di mistificazione del video – messaggio di Accorinti si registra al terzo minuto – riferisce in dettaglio De Luca – quando millanta ‘che bisognava fare progetti seri ed esecutivi con 11 cantieri pronti a partire perché finanziati e 25 validati e in generale a Messina sono arrivati 300 mln di euro’. Non esistono 11 cantieri, né destinati ai torrenti né al consolidamento e tutela delle coste”. Questa mattina, si chiamano in causa gli esperti della Giunta De Luca ovvero gli assessori alle infrastrutture e alla Protezione Civile. Le risorse per legge sono assegnate a tutte le Città metropolitane. La prossima settimana si pratichera la radiografia dell’affare spazzatura. Si tratterà il Ciclo di smaltimento dei rifiuti.

“Bisogna passare ai progetti esecutivi e validarli entro il 31 dicembre 2019. Che fine hanno fatto i fondi FAS? Circa due milioni di euro revocati tre anni fa con obbligazioni vincolanti. Circa sei miliardi revocati e riutilizzati per la nuova programmazione. Tutte le programmazioni che non hanno trovato attuazione con progettazione, esecuzione, acquisizioni dei pareri e gara d’appalto vengono dirottate nella nuova programmazione. Unico progetto esecutivi è stato quello di Bisconte – Catarratti che, ribadiamo, appartiene alla sindacatura Buzzanca. È stato inseguito solo ad agosto dell’anno scorso con una delibera della Regione. È dovuto intervenire un responsabile del contrasto del dissesto idrogeologico. Se ne parlerà . Poteva andare in appalto due anni fa. Comune non fa nulla per spenderli. La regia del Masterplan era di Accorinti, responsabile fino ad ottobre scorso. Poi, si è delegato l’onorevole Francesco Calanna. Non ha previsto un fondo per la progettazione con delibera apposita del CIPE che dà in dotazione consulenze esterne. Il Comune di Santa Teresa di Riva ha realizzato Fondo Rotativo nel bilancio con possibilità di progettazione per 500mila euro. Si è recato negli uffici ispettivi. Importo sbagliati. Improvvisazione allo stato puro in questo settore. Si dovrebbe impallidire con la proporzione dei fondi tra Fiumedinisi e Santa Teresa di Riva.

Messina non partecipa al bando per la sentieristica della Riserva di Capo Peloro. Ma Fiumedinisi conquista due milioni di euro. Messina riceve solo per assegnazione di uffici. Niente bravura competitiva per utilizzare finanziamenti e giocare la schedina. Dov’è l’istanza di stanziamento? Fatta convenzione tra il Comune di messinese e il Commissario del dissesto idrogeologico. Il Commissario aspetta trasmissione dei progetti preliminari. A due giorni fa, non è stato messo nelle condizioni di fare le gare d’appalto. Aspettando Godot che in questo momento credo sia a Venezia

Salario accessorio secondo le performance che io chiamo fondo deficienza che ammonta a 5 milioni di euro: tutto quello che è infognato per le risorse per autisti, nelle partecipate e quant’altro.

Minutoli mancanza di chiarezza nel processo di ideazione di qualsiasi opera. Qualunque indirizzo dovrebbe avere programmazione. Lette carte in nostro possesso. Criticità nel territorio messinese vagliate ma il progetto setve a risolvere solo emergenze. Unì su tutti Giampilieri. Opere di mitigazione si fanno in fase preventiva e non tampone. Elemento cardine non risoluzione a problema conclamato. Fondo di rotazione è importante. Tutto gira intorno al Codice degli appalti. Progettazione esecutiva è essenziale altrimenti non si arriva alla giusta griglia economica. Il mio è assessorato legato a situazioni tecniche.

Perplessità simili a quelle del Commissario intevnento petambiente. Di tipo geognostico. La finalità del Masterplan è quella di proporre opere che fossero cantiearabili. Mancanza di visione complessiva della proceduraoppute non avete alcuna idea di come si amministra. Vedi Pezzolo Altolia una serie di eventi franosi. Lavoro di messa in sicurezza di Portella Arena. Faccio fatica a vedere la logica del finanziamento 650mila euro. Si sottovaluta il problema oppure siccome è passato in treno non so cosa riesco a pescare. Questi signori hanno inglobato i torrenti in un’unica scheda. Per il Patto per il Sud gli interventi sono cinque: solo Bisconte – Catarratti di 30 milioni di euro è esecutivo. Anche qui non c’è connessione tra strategia e ottimizzaziobe risorse. I ragionamenti che porteranno alla gara d’appalto sono parecchi. Tre legati all’erosione costiera. Miopia strategica. Questioni puntuali che vengono spostate. Conyesto comlesdivo da Cadabianca a Tono. Ultomo parla di riqualificazione idraulica dei villaggi. Oltre tre milioni.

Per quel che è di competenza del designato assessore Minutoli, il piano di protezione civile è giacente da marzo 2017 mentre va modificato per effettuare precisa programmazione. La maggior parte dei palazzi pubblici dalla Prefettura al Municipio dovrebbero essere adeguati e impiegati come luoghi di ammassamento in caso di calamità naturale. Lo stezso vale per le scuole che dovrebbero essere inserite come edifici strategici.