Verso le Politiche: Rinaldi rinuncia, torna in pista la Gullo. Navarra si dimette e Laccoto "vede" Roma

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Verso le Politiche: Rinaldi rinuncia, torna in pista la Gullo. Navarra si dimette e Laccoto "vede" Roma

lunedì 29 Gennaio 2018 - 08:56

Il countdown è partito, alle 20 arriva il triplice fischio per la presentazioni di Camera e Senato e non sono esclusi colpi di scena e soprattutto esclusioni eccellenti o impreviste. Una su tutte sembra quella di Franco Rinaldi, la cui candidatura al Collegio di Barcellona Pozzo di Gotto sembrava ormai cosa fatta. Quello dell’ex deputato regionale è un vero e proprio passo indietro, dopo aver capito che il proprio nome avrebbe scatenato divisioni e fratture.

L’area Genovese però  può consolarsi con la candidatura  di Mariella Gullo, deputata pattese pronta alla riconferma. Altro nome che ha fatto molto discutere è quello di Matilde Siracusano. Il via libera arrivato direttamente da Silvio Berlusconi, sembrava aver blindato la candidatura dell’ex assistente parlamentare di Pierferdinando Casini, ma nelle ultime qualcosa è cambiato. Il nome della Siracusano ha provocato parecchie discussioni sui social, così al suo posto dovrebbe essere candidato un avvocato messinese. Non dovrebbero essere previste novità sul fronte Nino Germanà, che dovrebbe occupare il secondo posto del proporzionale a Messina.

Da sx: Navarra, Versaci, Morano e Picciolo

Ma tutto può ancora succedere. Sul fronte Partito Democratico invece è certa la candidatura di Pietro Navarra come capolista del proporzionale alla Camera, ma da tempo le vicende Dem riguardano direttamente anche quelle dell’Ateneo peloritano. Il Magnifico, infatti, tra due giorni rassegnerà le dimissioni ed è già caccia al successore. Da Saitta a Moschella passando per Cuzzocrea e Stagno d’Alcontres i nomi più caldi. Ormai certe le candidature di Beppe Picciolo, leader di Sicilia Futura, e Fabio D’Amore, presidente dell’Ersu, al Senato.

Al proporzionale trovare posto Giuseppe Laccoto come quarto, che ha già prenotato un biglietto per Roma, considerato che Navarra è destinato a vincere l’uninominale di Messina, la Boschi quello di Bolzano e la Di Giorgi dovrebbe svettare a Firenze. Per l’ex deputato dell’Ars, decisiva la vicinanza a Matteo Renzi, che può contare su una maggioranza bulgara all’interno delle liste. Tra gli esclusi, il nome illustre è certamente quello di Gianpiero D’Alia, che addirittura ha annunciato il suo addio alla scena politica. Ma in molti sarebbero pronti a scommettere ad un suo possibile dietrofront, magari per un incarico di sottogoverno o come possibile sindaco di Messina. Ma per questo ci sarà tempo, adesso si devono solo far quadrare i conti entro le 20.