Verso le Politiche, nel Pd è monopolio renziano: spazio a Navarra e Picciolo

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Verso le Politiche, nel Pd è monopolio renziano: spazio a Navarra e Picciolo

sabato 27 Gennaio 2018 - 12:59

Il tour de force è servito a far quadrare i nomi, questo fine settimana si limeranno gli ultimi dettagli, ma il più sembra ormai fatto. La direzione nazionale del Partito Democratico ha discusso per tutta la notte, sul tavolo le candidature alla Camera e al senato in vista del prossimo 4 marzo. Il tempo è poco è tanto allo stesso tempo, le prossime saranno caldissime, perché dai nomi dei candidati si denota una vero e proprio monopolio imposto da Matteo Renzi all’interno delle liste, un repulisti netto e senza repliche capace di far diventare carta straccia anche gli accordi dei mesi scorsi. Partiamo, però, dai superstiti.

Peppe Picciolo

A Messina, il capolista nel collegio proporzionale alla Camera sarà il Rettore, Pietro Navarra, desideroso di mettere la ciliegina sulla torta dopo l’elezione del suo braccio destro Franco De Domenico all’Ars, ha messo le mani sul partito cittadino. L’elezione del Magnifico a Roma rappresenterebbe la chiusura ideale del cerchio. La vicinanza a Renzi ha rappresentato l’ancora di salvezza per Beppe Picciolo, che dovrebbe occupare il secondo posto del collegio plurinominale della Sicilia Orientale. Di fatto il Pd non avrà altro volto se non quello renziano, a cui andrebbero  i meriti o i demeriti di un eventuale exploit  o di una sconfitta.

Ma in molti vedono in queste manovre le prove generali di un Governo di “larghissime” intese sull’asse Pd-Forza Italia. Scompaiono dalla mappa geografica del partito l’area Emiliano e  quella Orlando e con loro anche nomi pesanti del partito a livello regionale. Il primo è sicuramente l’ex Governatore Rosario Crocetta, che dopo aver urlato al mondo la propria volontà di voler ritentare la corsa verso Palazzo d’Orleans, fece un passo indietro a favore di Fabrizio Micari, ma soprattutto strappando a Renzi la promessa di un posto al Senato.

Promessa disattesa. Con Crocetta svanisce anche il Senatore  Beppe Lumia, al momento fuori dai giochi, così come il presidente del Parco dei Nebrodi Peppe Antoci, in odore di candidatura da almeno un anno, odore clamorosamente svanito. Altro big che rischia di restare fuori dai giochi è Gianpiero D’Alia, ma i conti si faranno lunedì, a bocce ferme quando di cerini nelle mani ce ne saranno davvero tanti.