Galluccio: "Via risorse al Sud per darle al Nord", Anno giudiziario tra carenze economiche e di organico

“Una perdurante lentezza della macchina giudiziaria nel dare alla collettività le attese risposte di legalità, ma c’è il dato positivo della produttività media dei magistrati del distretto che si colloca nella fascia più alta in Italia e si coniuga a quello relativo al numero dei procedimenti pendenti, in media, a carico di ciascun magistrato che è, anch’esso, tra i più alti d’Italia, quale conseguenza del pesante arretrato”. Questo il quadro che emerge dalla relazione del primo presidente della Corte d’Appello, Michele Galluccio, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario nel distretto di Messina.
Il funzionamento della giustizia nel Distretto continua a registrare – prosegue – quindi, una situazione difficile a causa delle vacanze contingenti degli organici – in particolare presso i Tribunali di Messina e Barcellona Pozzo di Gotto – nonchè delle carenze strutturali; invero gli organici di primo grado sono stati oggetto di riduzione, mentre sono rimasti invariati quelli d’appello, in coerenza con la enunciata scelta di politica giudiziaria”.
Per il giudice “si sottraggono, quindi, risorse al Sud, per sopperire alle esigenze di sviluppo del Nord, quasi che, nei fatti, non interessi promuovere lo sviluppo del Meridione – e una giustizia efficiente è unanimemente ritenuto fattore di crescita e di sviluppo del meridione – quanto, piuttosto accentuare ,invece di rimuoverlo al di la’ delle buone intenzioni, il divario tra le diverse parti del paese”.

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