Città Metropolitana di Messina e Bilancio 2017, Ok di Calanna e Revisori. Manovra da 153 mln di euro

Redazione1

Città Metropolitana di Messina e Bilancio 2017, Ok di Calanna e Revisori. Manovra da 153 mln di euro

giovedì 25 Gennaio 2018 - 16:27

Il bilancio 2017 della Città metropolitana di Messina supera la mannaia del default con una manovra finanziaria di circa 153 milioni di euro attraverso l’applicazione di misure straordinarie e l’utilizzo degli strumenti previsti dal D.L. 50/2017.  Il Commissario straordinario con le funzioni del Consiglio metropolitano, Francesco Calanna e i Revisori dei Conti hanno permesso di adottare l’atto normativo che procede all’applicazione di misure, operanti in deroga alla disciplina contabile, quali l’avanzo libero e quello destinato e gli avanzi di amministrazione vincolati.

Il percorso di riequilibrio giunge così rapidamente al termine avvalendosi di una programmazione economico-finanziaria che poggia su un bilancio su base annuale, anziché triennale e di una drastica riduzione della spesa fondata su economie di fatto realizzate.

Un’importante novità è costituita dall’inserimento in bilancio di uno specifico capitolo relativo al Masterplan, che pur avendo una gestione finanziaria separata, si inserisce a pieno titolo nella gestione finanziaria dell’Ente.

Piena soddisfazione è stata espressa dal Commissario Calanna per il lavoro svolto dagli uffici finanziari dell’Ente e dall’esperto Dario Paterniti Martello, attività che non solo ha scongiurato il dissesto finanziario ma ha posto le basi per il riequilibrio dei conti di Palazzo dei Leoni anche per gli esercizi futuri, nell’ottica di una politica di rigore nel taglio delle spese superflue ma facendo salvi gli investimenti indispensabili, soprattutto nelle settore della viabilità e dell’istruzione.

Palazzo dei Leoni sta lavorando per la ridefinizione dell’organizzazione amministrativa, un’azione che punta a rendere ancor più efficiente l’Ente in vista degli importanti impegni che l’attendono (Masterplan, Bando Periferie), e alla programmazione che si concretizzerà con l’approvazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG).

Foto Rocco Papandrea