Villaggio Le Rocce, Calanna: "Applicheremo la sentenza del Cga. Presti? Un filantropo"

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Villaggio Le Rocce, Calanna: "Applicheremo la sentenza del Cga. Presti? Un filantropo"

mercoledì 24 Gennaio 2018 - 12:45

A fare chiarezza sulle sorti del complesso turistico “Le Rocce” di Taormina ci ha pensato il Cga. Il bene tornerà alla Città metropolitana, che non dovrà fare altro che prendere atto di una sentenza esecutiva e fare un bando ad evidenza pubblica.

Una vicenda spinosa, iniziata quando la società La Pineta Srl presentò ricorso dopo che la Città Metropolitana annullò l’affidamento del bene, dopo che la commissione dell’Urega ritenne ormai inattuabile il project financing presentato nel lontano 2006.

Il Tar ha dato ragione a Palazzo dei Leoni, affidando il complesso alla fondazione Fiumara d’Arte guidata dal mecenate Antonio Presti, che, a suo dire, ha investito sul bene 300mila euro. Pochi giorni fa l’ultimo capitolo, il Cga cambia in parte la sentenza precedente, ravvisando l’assenza dell’evidenza pubblica per l’assegnazione del bene che, al momento, torna nelle mani dell’ex Provincia.

Al commissario Francesco Calanna non resta che fare buon viso a cattivo gioco, far rispettare la sentenza e rendere merito agli sforzi profusi da Antonio Presti affinchè il bene torni fruibile: “La sentenza ci soddisfa in parte, ma come dicevano i latini, dura lex sed lex. Adesso siamo tornati in possesso del bene e la eseguiremo. Presti si conferma un filantropo ed un mecenate, non pretende nulla da noi. Questo ente fu molto cauto perché già nel corpo di comodato in favore del Presti abbiamo inserito questa clausola, che evidenzia come la Città Metropolitana non avrebbe poi restituito somme ai privati, questo per evitare liti future. Ciò conferma che non siamo davanti ad un’azione di speculazione, ma di pura filantropia anche se non è presente nel codice degli appalti. Ma la sua azione ha un’enorme valore”.

Avanti con l’evidenza pubblica, ma prima tocca aprire il tavolo di concertazione con il sindaco di Taormina e di tutto il comprensorio: “Questo mio mandato si è sempre contraddistinto per l’applicazione del principio di concertazione. Mi confronterò con il territorio, in primis con il sindaco di Taormina, per valutare le possibilità migliori e capire se aprire il bando solo agli imprenditori o anche ad enti e fondazioni. Bisogna sempre tener conto dell’uso del bene che deve essere utilizzato solo a scopo turistico. Non possiamo permettere che l’immobile venga consegnato all’incuria e al passare del tempo, quindi il tutto si svolgerà in tempi brevi. Non c’è intenzione di percorrere la terza strada, vale a dire quella di prendere il possesso del bene e dimenticandosene”.