Amam, Gruppo Pd: Vale ancora garanzia De Cola di un anno fa sulla gara per controllo impianti termici?

Redazione1

Amam, Gruppo Pd: Vale ancora garanzia De Cola di un anno fa sulla gara per controllo impianti termici?

venerdì 19 Gennaio 2018 - 15:26

L’affidamento del servizio di controllo degli impianti termici ad Amam S.p.A. termici sta caratterizzando una condotta ondivaga da parte dell’Amministrazione Accorinti: tanto incomprensibile quanto lesiva degli interessi dei cittadini e dei lavoratori che operano nel settore. Che ne è stato della nuova gara d’appalto per la gestione del servizio che da quanto ci risulta, circa un anno fa, l’Assessore De Cola aveva garantito di bandire, prevedendo al contempo una clausola di salvaguardia la continuità occupazionale dei dipendenti? Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale composto da Claudio Cardile, Gaetano Gennaro, Antonella Russo e Giuseppe Siracusano contesta come l’Amministrazione abbia cambiato rotta, nei mesi scorsi, inspiegabilmente, pensando di internalizzare il servizio e affidarlo ad A.M.A.M. S.p.A.

Ciò, senza avere preventivamente valutato la sostenibilità economica ed amministrativa dell’operazione, come confermato peraltro oggi in aula dai vertici dell’Azienda (ossia dal Presiedente Termini e dal Direttore Cipollini).

Nella seduta di ieri del Consiglio comunale, infine, è stato presentato a firma del Sindaco un emendamento che stralciava la previsione del servizio nell’ambito dell’adeguamento dello Statuto dell’A.M.A.M. S.p.A. alla c.d. legge Madia.

Un’ennesima inversione di tendenza che ha scaricato sul Consiglio comunale la responsabilità di tale scelta, senza che venisse indicata una strada alternativa alla gestione in house.

La volontà espressa dal Civico Consesso è stata chiara ed inequivocabile, peraltro aderente alle indicazioni già offerte da questo gruppo consiliare: non assegnare il servizio di controllo delle caldaie ad A.M.A.M. S.p.A.

Adesso, occorre recuperare il tempo perso e, quindi, si impone una rapida iniziativa politica che miri al raggiungimento di due imprescindibili obiettivi:

1)        Riprendere al più presto il servizio di controllo delle caldaie, obbligatorio per legge, al netto di eventuali responsabilità a carico di chi ha causato l’interruzione di tal servizio, che devono essere rese pubbliche;

2)        Garantire la salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori che negli anni sono stati impiegati nel settore dalle imprese appaltatrici che si sono susseguite.

Riteniamo che al momento l’unica strada percorribile sia quella di effettuare l’appalto prevedendo una clausola di salvaguardia per i lavoratori. Questo è ad oggi l’unico rimedio che consente di raggiungere le finalità sopradescritte, coniugando rapidità dei tempi con l’economicità e l’efficienza del servizio.

Per questi motivi, preannunciamo nei prossimi giorni la presentazione di una proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio affinché si dia indirizzo all’Amministrazione di seguire percorso descritto.

Alla luce della volontà espressa oggi dal Consiglio, non possiamo fare altro che stigmatizzare la condotta dell’Amministrazione, la quale con l’indecisione manifestata ha irresponsabilmente messo a repentaglio l’interesse dei lavoratori ed messo in difficoltà l’Ente ed la sua partecipata. E’ evidente che il Sindaco e la sua Giunta siano attualmente troppo presi dalla dichiarata campagna elettorale e così facendo perdano di vista l’interesse dei cittadini.

Esprimiamo infine disappunto per quanto accaduto a fine seduta. Per impedire la prosecuzione dei lavori, la cui calendarizzazione era stata concordata tra tutte le forze politiche, è stato deliberatamente deciso, da parte di alcuni esponenti del Centrodestra, di far cadere il numero legale ed impedire la discussione sul Piano Generale Urbano del Traffico.

Volendo allontanare l’idea che tale condotta sia una diretta conseguenza degli esiti (da alcuni non auspicati) del voto sulle delibere precedentemente discusse, non possiamo che prendere atto con rammarico che la modifica del PUT non potrà essere messa in discussione domani come stabilito, frustrando così le aspettative di tanti messinesi ed operatori commerciali che attendevano una discussione sulla vicenda.

Si è trattato di una operazione di basso cabotaggio politico, che ha finito per danneggiare innanzitutto la Città e che è stata consentita dalla presidente Barrile. Ciò non appare aderente ai canoni di imparzialità che il ruolo impone.

A tal fine già da oggi valuteremo tutte le iniziative da mettere in campo a tutela, innanzi tutto, dell’onorabilità del Civico consesso e della Città.