Caso Mori, Sgarbi a Messina risponde alla Zafarana: "Si dimetta lei"

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Caso Mori, Sgarbi a Messina risponde alla Zafarana: "Si dimetta lei"

giovedì 18 Gennaio 2018 - 20:03

Vittorio Sgarbi non le manda a dire.. L’assessore regionale ai Beni Culturali non le manda a dire alla deputata regionale messinese del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana,  alimentando la polemica scatenata dopo la presentazione del docufilm sul Generale Mario Mori e Giuseppe De Donno. In quell’occasione  lo stesso Sgarbi etichettò come “eversivi” i magistrati che hanno indagato su Mori e De Donno in occasione dell’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia.
Da qui la levata di scudi del Movimento 5 Stelle, con la Zafarana che ha invitato Sgarbi alle dimissioni: Il vero eversore è lui. Non è degno di ricoprire il ruolo di assessore regionale in Sicilia, una terra martoriata dalla mafia dove quei stessi magistrati che oggi ha tacciato di -eversione- sono sottoposti a misure eccezionali di protezione, dopo le minacce di Totò Riina”. Ad ogni azione corrisponde una reazione, Sgarbi dopo la visita a Taormina, nel pomeriggio si è recato a Messina.
Qui  è andato prima a largo Avignone e poi a Palazzo Zanca, dove ha incontrato il sindaco Renato Accorinti e la sua Giunta. Ma Sgarbi ha rincarato la dose contro la stessa Zafarana: “E’ la Zafarana a doversi dimettere, prende pure troppi soldi per quello che vale”. L’assessore ai Beni Culturali ha poi aggiunto: “Per me lo Stato è Mori, Contrada, De Donno, Napolitano, Scalfaro. Chi dice, senza prove, che questi sono dei fuorilegge sono contro lo Stato. Non possiamo accettare che una Procura o un Magistrato attacchino un Presidente della Repubblica o un alta carica militare. Se poi questa Zafarana vuole che mi dimetta io pensi a dimettersi lei, visto che ruba lo stipendio e non ha alcun merito per stare lì dove si trova”.
Successivamente il sindaco Accorinti ha fatto visitare a Sgarbi la sua stanza, focalizzandosi soprattutto sull’immagine di Vincenzo, il clochard a cui è intitolato il dormitorio degli ex Palazzi Generali, messa accanto a  quella di del Presidente, Sergio Mattarella: 2Ecco il vero senso dello Stato, il non dimenticarsi mai degli ultimi”, ha esclamato il primo cittadino.