Ospedale Barcellona svuotato e inceneritore osteggiato, Galluzzo: Lotta contro Governo Pd e clientelismo

Redazione1

Ospedale Barcellona svuotato e inceneritore osteggiato, Galluzzo: Lotta contro Governo Pd e clientelismo

martedì 16 Gennaio 2018 - 13:10

Lo svuotamento dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto è l’esempio più eclatante della precedente gestione fallimentare del settore salute pubblica. Anzi la struttura è “depotenziata e morta”. A fianco di questo scempio c’è anche la contrastata realizzazione di un inceneritore nella Valle del Mela. «Annuncio sin da ora una dura protesta, insieme alle associazioni e ai sindaci, contro il Governo nazionale del Partito Democratico e sarò presente a tutte le manifestazioni come lo sono stato a tutte in passato, senza “se” e senza “ma”». E’ l’impegno del deputato di “Diventerà Bellissima” Pino Galluzzo, neo designato in Commissione Sanità che si prefigge di intraprendere un percorso comune, accanto alla popolazione e agli amministratori, per la difesa del nosocomio cittadino, pur consapevoli del peso delle strategie pensate in un quinquennio in modo scellerato: «Questo incarico, che ho fortemente voluto, rafforza l’interlocuzione già proficuamente avviata con l’assessore Ruggero Razza, del mio stesso gruppo politico – commenta il deputato. – La nostra missione è quella di ricostruire sulle macerie, fuori da logiche clientelistiche che penalizzano il territorio. Cerchiamo di fare rinascere il presidio e di difendere il Pronto Soccorso, ma siamo arrivati a questo punto a causa delle decisioni di un asse politico che non ha tutelato l’interesse delle comunità».

Il parlamentare di Centrodestra Galluzzo è intervenuto nel corso del Consiglio Comunale straordinario convocato ieri nella città del Longano su questi temi. «Anche per i rifiuti, paghiamo le scelte di un Governo regionale inesistente: l’assenza di un Piano Integrato, il silenzio della Regione Siciliana presieduta da Crocetta nelle sedi opportune, le imposizioni del governo nazionale sulla volontà popolare espressa dalle amministrazioni locali, dalle associazioni, dai cittadini. Inoltre, va fatta chiarezza sulle varie posizioni politiche. Va ricordata la timidezza di taluni ambientalisti, che non hanno protestato quando il governo regionale in sede di procedura VIA/AIA non ha espresso alcun parere contrario, come va ricordato che il sindaco di Milazzo non ha voluto il referendum consultivo».

«Adesso, la sede delle decisioni è il governo nazionale: a nessuno venga in mente, per fare campagna elettorale, di rigirare la palla all’attuale governo regionale, che per legge nulla può in termini di azioni concrete al fine di bloccare la realizzazione dell’impianto. Il governo regionale siciliano si farà carico, così come già dichiarato, di trovare una soluzione al problema dei rifiuti. Bisognerà poi cercare l’interlocuzione con il governo nazionale, che è la sede decisoria per la realizzazione dell’inceneritore, portando le istanze della comunità».