Un “aiutino” per campagna elettorale a Sindaco di Cateno De Luca. Il deputato: Non ho ambienti occulti alle spalle. Chiedo alla città

Redazione1

Un “aiutino” per campagna elettorale a Sindaco di Cateno De Luca. Il deputato: Non ho ambienti occulti alle spalle. Chiedo alla città

lunedì 15 Gennaio 2018 - 15:13

Un tempo nei quiz milionari televisivi si chiedeva un “aiutino da casa” per vincere il montepremi finale. In questo caso, è il deputato all’Ars Cateno De Luca a domandare un “rinforzo – aiutino” monetario per finanziare la campagna elettorale di candidato a sindaco di Messina, perché il cittadino di Fiumedinisi non ha mai fatto segreto di preferire la poltrona di Palazzo Zanca rispetto a quella di Sala d’Ercole a Palazzo dei Normanni.

“Comparirà a giorni un criterio ufficiale, con tanto di modulistica a norma, dettata da un pool di legali per avanzare la proposta a imprenditori, residenti e chiunque vorrà contribuire durante gli incontri elettorali organizzati dal 26 gennaio al 4 marzo”. Così, ci spiega il parlamentare del Gruppo Misto, interpellato da noi oggi pomeriggio, anche per commentare una provocazione del consigliere comunale Pippo Trischitta, nonché suo rivale nella corsa alla massima carica delle Amministrative 2018 con il simbolo di Forza Italia. Oltre ad apparire un suo video messaggio nel Social dove il competitor di Sicilia Vera dichiara di voler coinvolgere determinate categorie professionali, si illustreranno verso il prossimo lunedì le modalità in cui si potrà dimostrare la “vicinanza alla propaganda De Luca”. Non si discute sull’originalità dell’effetto di questa procedura che non è mai stata praticata in precedenza e De Luca a questo proposito sentenzia: “Perché provare stupore per un qualcosa di nuovo? Chi non ha sostegni da parte di un partito strutturato che lo promuova può sviluppare altre potenzialità. Nel caso del mio Movimento non esistono stanziamenti pubblici ma ci si avvale dei contributi volontari dei soci. Dunque, parecchie ed articolate iniziative verranno allestite per chiedere ufficialmente questi contributi”.

Qualche cittadino, una schiera di precari o anche un personaggio politico come il forzista Trischitta potrebbe trasalire o indispettirsi di fronte a questa iniziativa perché a parlare da solo sarebbe lo stipendio da esponente dell’Ars con cui De Luca viene retribuito e con cui potrebbe pagarsi la sponsorizzazione di una sindacatura. Ma su questo appunto l’ex sindaco di Santa Teresa di Riva replica: “Ho risposto alle esclamazioni di Trischitta già il primo gennaio, anche perché ha dato importi sbagliati a cui ho ribattuto con i chiarimenti. E’ ovvio che quello che guadagno da deputato non è sufficiente per una campagna elettorale consistente. Noi stiamo impostando una campagna con eventi sostanziosi. Ne abbiamo effettuato 270 tra Messina e provincia per le Regionali. Solo a Messina 190. Ho avuto il mio piano di pagamento con tutti i fornitori di servizi e lo stesso farò per quest’altra tornata. Devo capire a quanto potrò arrivare”. Insomma, tutto è relativo nella vita anche l’assetto pubblicitario di una competizione elettorale in base alle proprie risorse. Dal nostro canto, non possiamo non approfondire questa idea considerando che comunque la realtà territoriale di oggi si affaccia con i sottopagati di turno (quando si sono sudati un impiego), con lavoratori part-time e precariato atavico. A questo prezzo è comunque complicato invocare un “aiutino” e bisogna prenderne atto ma è chiaro che può essere una trovata “plausibile”, se formulata in termini di legge. Certamente, non si tratterà di alcuna candid camera.

“In funzione delle iniziative si dimensionerà la stessa campagna. Siamo a lavoro per questo. Noi non andiamo avanti regalando pacchi di pasta. Sarebbe simpatico sapere o porre l’interrogativo sul come emergono i voti stando a casa o nella propria Segreteria politica. Io ho girato per ben due volte quartieri e villaggi di Messina con un’organizzazione pesante con costi già importanti per chi fa campagna a mani nude come me, con appuntamenti tradizionali – aggiunge De Luca. Ho raggiunto il tetto massimo previsto della spesa che corrisponde a circa 45mila euro, con un altro supporto da parte di Sicilia Vera. Nessun euro o manifesto donato neppure dall’Udc. Non ho timore a confessare che per la candidatura a sindaco non sono in condizioni di farlo. Non ho potuto quantificare un preventivo perché dipende da quello che potrò raccogliere dalla città. Io non ho alle spalle un imprenditore occulto o ambienti occulti che mi sostengono. Io vivo di lavoro. La città deve saperlo a fronte di un progetto che la riguarda”.

E le attività professionali a cui De Luca si riferisce sono sospese per un periodo medio-lungo visto che si trova in aspettativa e vive delle indennità da parlamentare che, oggettivamente, non sono irrisorie. “Queste somme – delinea De Luca – potrebbero essere poche per chi svolge un certo tipo di attività e rubate per chi riscalda il posto all’Ars. Non è un problema quanto si prende ma come si spende”. L’aspettativa ovviamente durerà fin quando si protrarrà il suo mandato da parlamentare oppure, per dirla alla De Luca, che si lancia anche nell’ironia “durerà fin quando sarà a piede libero”.

Foto Rocco Papandrea