Messina, risparmiatore vince causa contro Monte dei Paschi

Paolo Mustica

Messina, risparmiatore vince causa contro Monte dei Paschi

lunedì 15 Gennaio 2018 - 08:00

La Corte suprema di cassazione ha deciso: la precedente sentenza emessa dalla Corte d’appello di Messina è stata respinta, in quanto non in linea con l’orientamento giuridico ormai consolidato, a cui ora dovrà invece attenersi il giudice che ha preso la decisione precedente. Avrà dunque diritto alla restituzione delle somme di denaro versate, perché il contratto di investimento è da ritenersi nullo.

Protagonista della vicenda è un piccolo risparmiatore messinese, il quale nel lontano 2000 decise di stipulare con l’allora Banca 121, ora parte di Monte dei Paschi di Siena, un contratto di investimento dal nome “My Way” (noto successivamente come “4You”) che tuttavia non andò in porto così come inizialmente sperato: si trattava di un’attività finanziaria tossica, che non ha fatto altro che causare problemi giudiziari al gruppo bancario toscano sin dal 2005, anno in cui incassò la prima condanna a seguito della sentenza emessa dal giudice fiorentino Angelo Pezzuti, il quale bocciò il contratto di investimento poiché considerato in violazione degli obblighi di trasparenza e di correttezza della pubblicità.

Non possono che festeggiare gli avvocati Ernesto Fiorillo e Fulvio Sammartano di Consumatori Associati Messina, i quali hanno assistito il piccolo risparmiatore messinese: “I giudici hanno ribadito che ‘il prodotto finanziario in oggetto debba essere ritenuto nullo in quanto immeritevole di tutela ex articolo 1322 comma 2 del Codice Civile (disposizioni a tutela dell’autonomia contrattuale)’, rinviando la causa alla Corte territoriale perché questa si attenga ai principi esposti nella motivazione del Supremo Collegio.

“Dalla nullità – concludono i due avvocati – discende la possibilità di ottenere la restituzione di tutte le somme versate al Monte dei Paschi oltre agli interessi ed alla rivalutazione. Quindi non c’è più nessuna scusa per i risparmiatori truffati dalle banche: oggi ci sono gli strumenti per reagire”.